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Imparare dal Giappone come gestire le macerie

(Rinnovabili.it) – Alla vigilia del primo anniversario del peggior disastro naturale mai accaduto in Giappone nell’ultimo secolo, il Programma Ambientale dell’Onu (UNEP) apre una pagina di approfondimento su uno degli aspetti più vivi lasciati dal cataclisma. Il terremoto dello scorso 11 marzo, e il conseguente tsunami, hanno ucciso oltre 15.000 persone e distrutto città e villaggi lungo la costa della regione Tohoku, generando circa 29 milioni di tonnellate di detriti solo in quest’area. Accanto alla tragedia umana, si è profilato fin da subito un problema materiale quale quello dello smaltimento di milioni di tonnellate di rifiuti lasciati dietro le spalle dal cataclisma nipponico.

Considerata la reputazione del Giappone quale uno dei Paesi al mondo con la migliore preparazione nei confronti dei disastri, le operazioni di gestione delle macerie hanno catalizzato l’attenzione di un pubblico internazionale. L’ONU attraverso il proprio programma ambientale ha organizzato una missione internazionale di esperti con il compito di valutare la gestione dei rifiuti e gli impianti di riciclaggio di detriti e condividere informazioni ed esperienze.

“E’ impossibile guardare le immagini della devastazione senza provare un’enorme empatia per la popolazione della regione Tohoku, che sta ancora sopportando il grande caos e i disservizi quotidiani”, ha commentato Achim Steiner, direttore esecutivo dell’UNEP e sottosegretario generale delle Nazioni Unite. “Questo rende gli straordinari sforzi del Giappone ancora più notevoli. Hanno fatto progressi apprezzabili negli ultimi 12 mesi, e speriamo che, studiando il lavoro svolto, le tecnologie utilizzate e le decisioni prese, saremo in grado di migliorare il modo con cui gestire i detriti in eventuali futuri disastri a livello mondiale”.

Gli otto membri del team della missione hanno visitato alcuni punti caldi della regione, compreso una società cementizia che sta accogliendo le macerie dalla Prefettura Iwate re-impiegandole come combustibile e materie prime per la produzione di calcestruzzo e il più grande sito di incenerimento della Nazione che è in grado di trattare fino a 1.500 tonnellate di rifiuti al giorno. In attesa che l’UNEP, in collaborazione con il Ministero giapponese degli Affari Esteri, pubblichi video e relazione contenente le principali iniziative di successo e le tecnologie impiegate, il Programma ha diffuso in via preliminare i principali risultati valutati dalla missione:

L’UNEP spera di utilizzare i dati raccolti dalla missione per contribuire all’elaborazione di un protocollo internazionale in base al quale si possa stimare il carico di lavoro associato e il costo delle operazioni di pulizia dopo le catastrofi naturali. Ma la missione è anche il primo passo nella creazione di una rete internazionale di specialisti della gestione delle macerie, che condividano e mettano a disposizione conoscenze ed esperienze sul tema.

 

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