Il Cda dell'azienda tarantina ha approvato il piano di investimenti ambientali da 146 mln di euro, per avviare tempestivamente la bonifica dell'area e la messa in sicurezza del sito
(Rinnovabili.it) – Dopo essersi riunito a Milano lo scorso sabato, il Consiglio di Amministrazione dell’Ilva di Taranto, ha approvato il piano di investimenti ambientali da 146 milioni di euro, esposto una settimana fa dallo stesso presidente Bruno Ferrante in Prefettura ai Ministri per l’Ambiente e lo Sviluppo economico.
Come affermato dallo stesso Ferrante una parte dei fondi è già stata impiegata per avviare alcuni interventi oggi in corso, per gli interventi riguardanti l'”area a caldo” ovvero sotto sequestro, si dovrà precedentemente attendere la valutazione dei custodi giudiziari per poi procedere immediatamente alla realizzazione. “Si citano in particolare – afferma Bruno Ferrante – i vari sistemi di monitoraggio, oggetto in parte di accordo con la Regione e con l’Arpa, il campionamento a lungo termine delle diossine, gli interventi sugli altiforni per una efficace captazione delle polveri, la barriera frangivento ai parchi minerari ed infine l’adeguamento del raffreddatore rotante dell’impianto di agglomerazione con il potenziamento del sistema di captazione e aspirazione delle polveri”.
“La piena collaborazione con le autorità e il dialogo costante sono le linee guida di Ilva per consentire di guardare al futuro con fiducia e speranza”, prosegue Ferrante sottolineando la tempestività dell’impegno e l’avvio di una costante attività di monitoraggio dell’area come richiesto dai custodi, sia riguardo “la parte esterna dello stabilimento, sia la parte interna dei singoli impianti“. Ai microfoni del Tg1 il Presidente del gruppo siderurgico ha aggiunto che accanto al traguardo primario della tutela per l’ambiente e la salute, si aggiunge l’obiettivo di salvaguardare i tanti posti di lavoro legati all’Ilva.