A segnare l’avvio di una nuova e più determinata strategia in materia di “Qualità dell’aria”, il recente accordo di programma tra Stato e Regioni del bacino padano, ratificato dalla Giunta regionale nell’ultima seduta, su proposta dell’assessore all’Ambiente Roberto Ravello.
L’accordo riguarda l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell’aria e di contrasto all’inquinamento atmosferico nel breve, medio e lungo periodo mediante interventi sui settori maggiormente responsabili delle emissioni inquinanti (combustione di biomasse, trasporto merci e passeggeri, riscaldamento civile, industria, produzione di energia, agricoltura).
Tale accordo permetterà di assicurare alle Regioni e alle province autonome strumenti e valutazioni da utilizzare come presupposto per l’adozione di nuove e più efficaci misure da inserire nei propri piani di qualità dell’aria e permetterà di individuare ulteriori azioni di competenza statale e regionale utili al processo di raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni in atmosfera.
L’accordo, che sarà ratificato anche da cinque Ministeri (Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti, Politiche agricole, alimentari e forestali, Salute) e sei regioni (Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia), a cui vanno aggiunte le Province autonome di Trento e Bolzano, prevede precisi impegni anche per lo Stato: l’approvazione di un pacchetto di misure nazionali per la qualità dell’aria, specifiche per il bacino padano, alcune delle quali prioritarie e di breve termine; l’impegno al reperimento di risorse e il riconoscimento della specificità del bacino padano al fine di una sua corretta e matura rappresentazione in sede europea, allo scopo di ottenere un contributo straordinario in termini di risorse per interventi infrastrutturali nei diversi settori emissivi.
L’assessore regionale all’Ambiente, Roberto Ravello ha dichiarato: “Finalmente lo Stato riconosce le nostre ragioni: le particolari condizioni orografiche e meteoclimatiche delle regioni del bacino padano non favoriscono una normale dispersione degli inquinanti; la conseguenza è ovvia: a parità di costi, l’impegno che poniamo in essere determina risultati inferiori rispetto ad altre zone. Ciò causa anche evidenti problemi di competitività per le nostre aziende e i disagi per i cittadini, a cui vengono richiesti notevoli sforzi. Pertanto, siamo di fronte ad un’importante vittoria per i nostri territori: il riconoscimento delle specificità e del lavoro fatto, unito ad un nuovo approccio coordinato ed alle risorse che il Ministro dell’Ambiente si è impegnato a reperire per sostenere le azioni da porre in essere, rappresenta il salto di qualità necessario per perseguire ulteriori e positivi risultati in termini di qualità dell’aria”.