Il global warming danneggia le specie alimentari e vegetali mutandone le condizioni di sviluppo. Uno studio redatto da un team di esperti statunitensi mette in guardia sull'irreversibilità delle conseguenze
(Rinnovabili.it) – Come rispondono le specie viventi ai cambiamenti climatici? La domanda se la sono posta in molti, ma a rispondere sono stati i ricercati statunitensi, che hanno scoperto che il riscaldamento globale sta avendo un impatto significativo su centinaia di specie animali e vegetali in tutto il mondo.
Le piante fioriscono prima e molto più rapidamente, annunciano gli scienziati, mettendo a rischio la sopravvivenza di alcune specie animali e danneggiando irreversibilmente la catena alimentare e gli ecosistemi. Come la fioritura cambiano anche modi e tempi delle migrazioni oltre all’attività riproduttiva e ai cicli di impollinazione.
Ma non è solamente la temperatura più elevata a dare vita a cambiamenti pericolosi per la sopravvivenza delle specie. Una maggiore concentrazione di anidride carbonica può infatti influenzare il modo in cui le piante producono ossigeno, mentre temperature diverse e precipitazioni più intense possono mutarne il comportamento. “La previsione della risposta delle specie al cambiamento climatico è una sfida importante per l’ecologia”, dicono i ricercatori della University of California a San Diego e di altre istituzioni statunitensi che hanno collaborato al completamento dello studio pubblicato sul sito Nature. Redatto confrontando gli studi sul ciclo di vita di oltre 1.634 specie di piante presenti in 4 continenti nel documento è stato riportato un aumento della velocità di fioritura di 8,5 volte e di crescita del fogliame di 4 volte basandosi sulla considerazione che la temperatura media globale dal 1900 ad oggi è aumentata di circa 0,8 gradi Celsius e di quasi 0,2 gradi per decennio dal 1979.