Il Piano è finalizzato al contenimento dei consumi energetici e all'utilizzo di rinnovabili allo scopo di conseguire al 2020 una riduzione di oltre il 20% di CO2
L’assessore comunale all’Ambiente, Gianfranco Bettin, questa mattina con una conferenza stampa che si è tenuta al Municipio di Mestre, ha presentato il Piano d’azione per l’energia sostenibile (PAES). Il Piano, dopo essere stato approvato dalla Giunta comunale, sarà discusso questa settimana dalla X Commissione consiliare Ambiente, per passare poi all’approvazione del Consiglio comunale. Sono intervenuti, tra gli altri, Anna Bressan della Direzione Ambiente e Simone Tola di Agire, l’Agenzia Veneziana per l’Energia, che hanno lavorato alla redazione del PAES.
La predisposizione del Piano, in adempimento all’impegno assunto dalla città di Venezia, con l’adesione al movimento dell’Unione Europea, denominato “Patto dei Sindaci”, è finalizzata al contenimento dei consumi energetici, all’utilizzo di fonti di energia rinnovabile allo scopo di conseguire, entro il 2020, l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica di oltre il 20%. “Il PAES e le sue schede d’azione – ha spiegato l’assessore Bettin – sono l’indispensabile definizione di ciò che serve a mitigare i cambiamenti climatici dovuti alle emissioni inquinanti. Dato che i cambiamenti climatici sono un fenomeno di carattere globale che si stanno già manifestando, è opportuno che una città si occupi anche di definire un pacchetto di azioni di adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici, ovvero il ‘Piano di Azione per il Clima’, al quale stiamo già lavorando”.
Il PAES, al quale hanno dato il proprio contributo diverse Direzioni del Comune di Venezia, coordinate dalla Direzione Ambiente e Politiche giovanili e da Agire, è stato redatto anche con il coinvolgimento di tante realtà economiche e sociali cittadine. Le emissioni di CO2 nel territorio comunale sono 1.494.744 tonnellate all’anno, prendendo come rifermento il 2005, e considerando edifici, attrezzature, impianti comunali, terziari, edifici residenziali, illuminazione pubblica comunale, trasporti pubblici e privati. Non vengono invece prese in considerazione le emissioni prodotte da industria, trasporti aerei, marittimi e ferroviari, agricoltura, centrali elettriche di taglia superiore ai 20 MW, perché sono aspetti su cui il Comune non ha competenza e quindi nessuna possibilità di intervenire.
Le azioni che metterà in campo il Comune di Venezia riguarderanno le fonti rinnovabili di energia e l’efficienza energetica, la pianificazione urbanistica e il regolamento edilizio, la mobilità sostenibile – settore su cui si potrà intervenire maggiormente – luce ed illuminazione efficiente. Il risultato a cui si punta è la riduzione delle emissioni nel 2020 del 22,9% di tonnellate di CO2 all’anno rispetto al dato registrato nel 2005.