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Il Cnr dà il via al carotaggio dei ghiacci alpini

(Rinnovabili.it) – Analizzare i cambiamenti climatici dell’ultimo secolo per poter prevedere eventuali variazioni future di clima e dei ghiacciai. È questo l’obiettivo per cui il Comitato EvK2Cnr (Cnr Università di Milano Bicocca) ha dato il via alla campagna di perforazione del ghiaccio alpino, grazie alla quale gli scienziati potranno ottenere importanti informazioni sulla variabilità climatica naturale degli ultimi mille anni e ipotizzare scenari di sviluppo per i prossimi decenni. Proprio in questi giorni, infatti, il team di ricercatori si trova sul ghiacciaio del Colle del Lys, sul Monte Rosa, e sta procedendo all’estrazione di due carote di ghiaccio del diametro di circa 8 centimetri a 120 metri di profondità allo scopo di comprendere nel dettaglio l’evoluzione del sistema atmosferico alpino e ricostruire l’andamento delle precipitazioni nei cento anni precedenti, oltre che valutare gli effetti delle attività antropiche sulle aree di alta montagna.

Il carotaggio dei ghiacci intrapreso da EvK2Cnr rientra nelle attività di NextData, il progetto con cui il MIUR intende misurare, interpretare e mettere a disposizione dati ambientali e climatici, per costruire un archivio globale di carote di ghiaccio. «Creare un archivio permanente con carote di ghiaccio prelevate dai maggiori ghiacciai del globo – ha detto il Presidente del Comitato EvK2Cnr, Agostino Da Polenzarappresenta il più importante investimento per lo studio delle ere passate in chiave paleoclimatica. Andare a fondo dei ghiacciai in alta quota permette di ricostruire anche i periodi più recenti delle trasformazioni avvenute in atmosfera e comprendere la graduale deposizione dei carichi inquinanti che hanno influenzato il clima, contribuendo a stabilire da quando e con quale incidenza i processi più impattanti hanno avuto luogo». Le due carote di ghiaccio in corso di estrazione saranno trasportate in laboratorio per essere sterigrafate, campionate e analizzate.

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