Quando si parla di gestione del cambiamento climatico le città europee vengono messe ai primi posti. Nonostante l’impegno, però, rimangono molto alti i rischi generati dall’innalzamento della temperatura.
Tali risultati sono stati rivelati da Accenture che ha compilato il documento intitolato “Seven Climate Change Lessons from the Cities of Europe” in collaborazione con il Carbon Disclosure Project, esaminando 22 città europee tra cui, per quanto riguarda l’Italia, realtà come Roma, Milano e Oristano.
“Le città europee detengono la leadership in questo ambito e applicano best practice nella gestione del cambiamento climatico a livello locale”, ha dichiarato Conor Riffle, head of CDP’s cities program. “Il report mostra che altre città possono trarre vantaggio dall’implementazione di strategie simili, come la misurazione annuale e la generazione di report sulle emissioni di gas ad effetto serra”.
Grazie al progetto le 22 città europee si sono impegnate a inviare al CDP informazioni relative ad emissioni, strategie e programmi ambientali per la riduzione dell’impatto negativo dovuto all’innalzamento della temperatura globale. Delle realtà esaminate, l’86% ha dimostrato un target di riduzione delle emissioni a livello dell’intera area cittadina, contro una media mondiale che si attesta al 70%.
“La misurazione dei rischi associati al cambiamento climatico e delle performance va oltre l’approccio ambientalista”, ha dichiarato Bruno Berthon, managing director, Accenture Sustainability Services. “La divulgazione trasparente consente alle autorità di ridurre i rischi e i costi assicurativi correlati e consente di dimostrare a investitori e decision maker l’attrattività specifica della loro città in uno scenario competitivo nel quale è possibile scegliere la migliore allocazione di talento e capitale”.
Per affrontare il cambiamento climatico le città hanno tenuto conto di sei diversi indicatori per valorizzare l’impegno delle amministrazioni nella lotta al climate change, tra cui.
- Misurazione annuale delle emissioni: Il 50% delle città sostiene di misurare ogni anno le emissioni in tutta la città.
- Riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra: per lottare contro l’innalzamento della temperatura è necessario dimostrare la riduzione delle emissioni anno su anno a livello dell’intera città.
- Completamento delle valutazioni dei rischi: la valutazione dei rischi associati al cambiamento climatico è diventata comune in Europa. Diciassette città (77%) hanno completato o stanno cercando di comprendere in che modo il fenomeno influenzerà le giurisdizioni locali.
Dalle indicazioni appare chiaro quindi che 18 città su 22 stanno contrastando il cambiamento climatico e oltre la metà si rende perfettamente conto della gravità dei rischi anche in relazione all’aumento degli eventi meteo di straordinaria frequenza ed intensità.
- Dopo aver valutato la condizione delle città, le amministrazioni dovranno procedere alla redazione di piani di azione e di adattamento: 14 città esaminate hanno affermato di essere già in possesso di un piano.
- Vedere il climate change come un’opportunità di sviluppo. E’ questa la visione di numerose città che stanno cercando di sfruttare le nuove sfide per promuovere iniziative in grado di stimolare la crescita della green economy.