(Rinnovabili.it) – Gli effetti del surriscaldamento globale si stanno ripercuotendo su uno dei più delicati e preziosi ecosistemi delle nostre acque. Parliamo della Great Barrier Reef, la più grande struttura corallina al mondo situata a largo della costa del Queensland, nell’Australia nord-orientale. Gli ultimi 25 anni di cambiamenti climatici stanno facendo sentire i propri deleteri effetti sulla barriera di corallo. A denunciarlo il Center of Excellence for Coral Reef Studie australiano in uno studio che riporta l’evidenza di importanti cambiamenti nelle acque del luogo. “Quando abbiamo analizzato i dati raccolti a partire dal 1985 abbiamo trovato le prove che la maggior parte delle regioni della Grande Barriera Corallina stanno mutando in modo significativo, soprattutto nella parte meridionale del reef”, ha spiegato Natalie Ban, autore principale dello studio.
Il rischio di sbiancamento per il corallo, segno tangibile della reazione a qualche forma di stress, aumenta all’aumentare delle temperature dell’acqua. “Intorno a tutto il complesso abbiamo trovato che la temperatura dell’acqua aumentata in media di 0,2° un quarto di secolo, ma con particolari picchi in alcune zone. Per esempio, fuori Rockhampton l’acqua si è riscaldata di circa mezzo grado negli ultimi 25 anni.” I cambiamenti climatici stanno inoltre alterando i modelli stagionali determinando in particolari zone un’estate precoce e più lunga e in altri stagioni estive e invernali semplicemente molto più calde estati. “Tutto ciò influenza la vita di mare”, continua la ricercatrice. “La nostra speranza è che questa ricerca aiuti i paesi che si trovano nel Triangolo Del Corallo del Pacifico a gestire nel modo opportuno questo centro mondiale di biodiversità dei coralli, in questo difficile periodo”.