Da un rapporto redatto grazie ai monitoraggi di un team di 230 scienziati lo spettro dell'innalzamento del livello del mare come minaccia per le popolazioni costiere
Secondo le stime entro tale data lo scioglimento del Mare Artico avrà causato un innalzamento delle acque compreso tra 0,9 e 1,6 metri e decine di migliaia di persone si troveranno senza casa.
Nel rapporto intitolato “Il clima dell’Artico: cambiamenti nella neve, nell’acqua, nel gelo e nel permafrost i ricercatori hanno osservato che l’aumento di temperatura in questa regione, in particolare durante l’autunno e l’inverno, potrebbe continuare nei prossimi anni, anche se le emissioni di gas a effetto serra si ridurranno.
Il termometro è destinato a salire dai 3 ai 6 gradi rispetto ai livelli del 1990 causando l’aumento dell’evaporazione dell’acqua e di conseguenza dei fenomeni meteorologici.
Il documento mette inoltre in evidenza che le temperature del permafrost hanno registrato un aumento di due gradi negli ultimi due decenni, e che le maggiori perdite si sono verificate nella zona vicino al Quebec (Canada), e in Russia.
La pubblicazione riassume infatti i risultati della ricerca condotta sulle condizioni dell’Artico da un team di 230 scienziati nel corso degli ultimi 6 anni.