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IEA: per il successo della COP21 stop ai sussidi per le fossili

Impegni nazionali troppo bassi stanno allontanando l’obiettivo dei 2°C. L’agenzia detta la propria ricetta affinché il vertice sul clima di Parigi non manchi il target

IEA: per il successo della COP21 stop ai sussidi per le fossili

 

(Rinnovabili.it) – Non ci siamo, gli impegni messi nero su bianco dalle nazioni nei loro INDCs sono ancora troppo lontani per fermare l’avanzata del riscaldamento globale. Al contrario faranno sì che entro la fine del secolo la temperatura terrestre sia aumentata di ben 2,6° C. Sei gradi in più rispetto ad una soglia che da molti scienziati è già considerata oltre il tipping point climatico. A tirare le orecchie ai Paesi è stavolta l’Agenzia internazionale dell’Energia (IEA) che, sulla stessa riga del Climate Action Tracker, avverte: gli impegni attuali per la riduzione dei gas serra non riusciranno a raggiungere il picco delle emissioni legate all’energia entro il 2030 come preventivato. Eppure, spiega l’Agenzia, si potrebbero raggiungere tale picco già nel 2020 e senza alcun costo economico netto.

“Come la nostra analisi ha ripetutamente dimostrato, il costo e la difficoltà di ridurre le emissioni di gas serra aumentano ogni anno. Il tempo è essenziale”, ha affermato il direttore esecutivo della IEA Maria van der Hoeven“E’ chiaro che il settore energetico debba svolgere un ruolo fondamentale per far sì che gli sforzi abbiano successo”.

 

Il picco delle emissioni legate all’energia a livello mondiale potrebbe essere raggiunto già nel 2020, a patto però che i governi attuino cinque misure politiche chiave quali:

  • Aumentare l‘efficienza energetica nell’industria, dell’edilizia e dei trasporti
  • Ridurre l’utilizzo delle centrali elettriche a carbone meno efficienti e vietarne la costruzione
  • Aumentare gli investimenti nelle tecnologie delle energie rinnovabili nel settore elettrico dai 270 miliardi dollari nel 2014 a 400 miliardi dollari nel 2030
  • Eliminare gradualmente le sovvenzioni ai combustibili fossili per gli utilizzatori finali entro il 2030
  • Ridurre le emissioni di metano nella produzione di petrolio e gas

 

Nel suo nuovo rapporto “World Energy Outlook Special Report on Energy and Climate Change” la IEA sottolinea la necessità che gli impegni climatici della COP21 siano visti come la base da cui partire per creare un “circolo virtuoso” di ambizione crescente, chiedendo anche un ciclo di revisioni quinquennali per verificare la possibilità di ulteriori azioni. Altro aspetto significativo del report, l’Agenzia raccomanda che l’obiettivo di mantenere l’aumento delle temperature medie globali a lungo termine al di sotto di due gradi Celsius sia espresso come un obiettivo per le emissioni di gas serra a lungo termine, il che lo renderebbe di più semplice applicazione per il settore energetico.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.