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IDENTIS WEEE: e i rifiuti elettronici non hanno più segreti

Tracciare i RAEE aumentarne il quantitativo raccolto e gestire la filera in maniera funzionale al recupero e al riciclo. Questi i principali obiettivi del progetto da 3,5 mln di euro

(Rinnovabili.it) – Parte il progetto italiano da 3,5 milioni di euro IDENTIS WEEE. Nata grazie alla collaborazione di  Hera Ecolight (italia), Ecolum (Spagna) ed Environ (Romania) l’iniziativa si concentrerà per garantire la tracciabilità dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) e raddoppiare la raccolta pro capite, favorendo il recupero di materie prime seconde che possono essere nuovamente reimpiegate.

Il progetto, cofinanziato dal programma europeo “LIFE+ politica e governance ambientali” gode anche del patrocinio di ANCI, Federambiente e Regione Emilia Romagna, dapprima si occuperà di intercettare i rifiuti elettronici, in particolare concentrandosi sui piccoli elettrodomestici e le lampadine esauste ed immettendoli in un circuito di recupero e riciclo virtuoso che limita i danni ambientali e provvedere all’isolamento e al reimpiego di sostanze dannose quali tungsteno, magnesio e mercurio oltre ai metalli rari. Tracciando i rifiuti sarà più difficile alimentare il traffico illecito dei rifiuti e l’esportazione verso i paesi del terzo mondo dove su stanno creando delle vere e proprie discariche.

Avviato alla fine dello scorso anno il progetto quadriennale si svilupperà per fasi, la prima delle quali prevede che entro il 2012 si introducano contenitori speciali per la raccolta dei RAEE in determinati comuni aderenti all’iniziativa partendo, in Italia, dall’Emilia Romagna (Bologna, Castenaso, Ravenna e Lugo). La sperimentazione avverrà in contemporanea anche a Saragozza per la Spagna e Bucarest (Romania) dove i contenitori per la raccolta di piccoli elettrodomestici, cellulari e di lampade a basso consumo verranno posizionati lungo le strade, mentre i contenitori per i grandi elettrodomestici prenderanno posto nelle isole ecologiche e nei pressi dei centri commerciali. Al pari verrà organizzata anche una stazione mobile per la raccolta domiciliare che grazie ad un sistema intelligente, utilizzato anche dagli altri contenitori,  permetterà la tracciabilità del proprietario del rifiuto dando la possibilità di quantificare con precisione la mole di materiale conferito.

La seconda fase, che interesserà il biennio 2013-2014 si occuperà del monitoraggio e della catalogazione dei dati relativi alla raccolta e al recupero. L’ultima fase caratterizzerà invece il 2015 quando saranno finalmente disponibili i dati conclusivi del progetto.

“I rifiuti elettronici rappresentano la vera sfida in campo ambientale”, afferma Roberto Barilli, direttore generale del Gruppo Hera. “Abbiamo già ottenuto risultati eccellenti nell’attività di raccolta di questi rifiuti. Ora puntiamo a incrementarne non solo i quantitativi, ma anche la qualità, introducendo soluzioni innovative che garantiranno tracciabilità, identificazione, determinazione quantitativa e monitoraggio di flusso dei RAEE. Raddoppiarne la quantità raccolta significa, per l’Emilia Romagna, raggiungere gli 11 kg all’anno per abitante. Un obiettivo ambizioso per un territorio in cui questo dato ha già superato la media nazionale”. “L’obiettivo europeo dei 4 kg di RAEE per abitante raggiunto dall’Italia nel 2010 non è certamente un traguardo”, osserva Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight. “Occorre fare di più nell’ambito della raccolta e della sensibilizzazione perché dal recupero di questi rifiuti è possibile ottenere importanti materie prime seconde che possono essere reimmesse nei cicli produttivi con notevoli benefici ambientali. Il progetto IDENTIS WEEE ci permette di guardare avanti, proiettando l’Italia verso standard più elevati che superano anche la nuova direttiva europea sui RAEE”.