(Rinnovabili.it) – Circa il 95% dei prodotti tessili può essere riutilizzato o riciclato. Per diffondere questa buona pratica I:Collect vuole dar vita ad un network mondiale che si occupi di non far finire in discarica capi d’abbigliamento usati e scarpe.
L’organizzazione, nata ormai 5 anni fa ha lanciato il suo programma di recupero dei tessuti in Europa e negli Stati Uniti 3 anni fa godendo sin da subito della collaborazione di marchi d’abbigliamento come H&M, PUMA, Levi Strauss & Co. e American Eagle Outfitters.
Seguire l’iniziativa e collaborare è semplice: i clienti possono trovare nei negozi aderenti specifici raccoglitori per abiti e scarpe usate. “I consumatori vogliono fare la cosa giusta, ma non sanno come farla”, ha detto Jennifer Gilbert, direttore marketing per I:CO, con sede americana a Los Angeles specificando che quando si portano in negozi abiti usati si riceve un buono sconto di 5 dollari da utilizzare per i nuovi acquisti.
American Eagle, ha dichiarato il vicepresidente Helga Ying, vede il programma come un grande strumento per educare le persone in merito al grande impatto dell’abbigliamento e delle scarpe sul flusso di rifiuti a livello mondiale, incoraggiando il riciclaggio e il riutilizzo direttamente presso il punto di vendita nel momento in cui stanno pensando di acquistare qualcosa di nuovo.
Solitamente i vecchi abiti e le scarpe quando finiscono in discarica vengono poi inceneriti causando un pericoloso rilascio di sostanze inquinanti. Parte del SOEX Group, con sede in Svizzera, I:CO ha punti di raccolta in tutto il mondo: i suoi 2.000 dipendenti trattano circa 700 tonnellate di oggetti usati ogni giorno in più di 90 paesi.
Dai punti di raccolta, gli elementi vengono trasportati in luoghi di smistamento dove vengono suddivisi in categorie visto che alcuni abiti, circa il 60%, possono essere riutilizzati e altri vanno lavorati per ottenere nuove fibre oppure vengono triturati per la produzione di isolanti per l’industria automobilistica o edile.