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I danni del mercurio, la società civile incontra il mondo politico

Sei giorni di incontri per aiutare i governi a lavorare verso un obiettivo comune: ridurre il numero di persone che quotidianamente sono esposte al mercurio

(Rinnovabili.it) – Nuovi passi avanti verso la redazione di un trattato internazionale sul mercurio. Si è aperta ieri a Punta del Este, Uruguay, la quarta delle cinque sessioni del comitato negoziale intergovernativo (INC4); sei giorni in cui oltre 500 rappresentanti di governi e di organizzazioni intergovernative e altre parti interessate si troveranno allo stesso tavolo per far avanzare i negoziati internazionali e ottenere un documento condiviso da portare alla conferenza diplomatica del prossimo anno in Giappone.

Abbiamo la possibilità di dimostrare come sia possibile lavorare in modo efficace in questi giorni”, ha commentato Luis Almagro, Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Orientale dell’Uruguay incoraggiando i delegati presenti ad essere ambiziosi e decisi. “Rimane poco tempo per concludere questa nuova convenzione e stabilire un regime solido e dinamico per proteggere l’ambiente e minimizzare i rischi per la salute umana derivanti dal mercurio”.

E per agevolare il compito dei negoziatori, il Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) ha lanciato la sua Guida pratica sui metodi e le tecniche per ridurre l’uso di mercurio e le pratiche alternative da realizzare nelle piccole miniere d’oro artigianali. La pubblicazione prodotta in collaborazione con l’Artisanal Gold Council e gli alti partner dalla Global Mercury Partnership, disegna lo stato dell’arte delle tecniche oggi disponibili per ridurre ed eliminare definitivamente questo metallo dalle miniere aurifere.

Il mercurio liquido, infatti, viene usato per estrarre l’oro attraverso la formazione di amalgami successivamente “sciolti” per riottenere la separazione dei due metalli. Un procedimento che, inevitabilmente, porta alla dispersione nell’ambiente di grandi quantità di mercurio. Per eliminare gli effetti dannosi della combustione all’aria aperta dell’amalgama, la guida suggerisce metodi alternativi come quello di utilizzare cappe per catturare i vapori o impiegare speciali centrifughe  per separare fra loro le particelle metalliche.