La nuova amministrazione francese ha ripreso la proposta dell'ex presidente Sarkozy di istituire un regime di tariffazione per i prodotti di importazione extraeuropea
(Rinnovabili.it) – Si consolida in Francia la vena ambientalista del nuovo governo Hollande. Si vocifera infatti che il neo presidente stia pensando ad un nuovo piano tariffario per tassare le emissioni collegate alle importazioni extraeuropee, in questo modo i paesi esportatori sarebbero costretti ad acquisatre crediti di carbonio per sopperire all’inquinamento prodotto durante la fabbricazione. Respinto a suo tempo come troppo protezionista il piano dell’ex presidente Sarkozy è stato quindi ripreso dalla nuova amministrazione, decisa a supportare la rinascita e l’espansione del settore industriale sia nazionale sia europeo proteggendolo dalla concorrenza cinese. Montebourg neoeletto ministro della “rinascita industriale” ha aggiunto che l’idea è “già all’ordine del giorno della Commissione europea”, ma resta da vedere se avrà più successo di precedenti tentativi.
I proventi raccolti dall’ETS sui prodotti di importazione, conferma Parigi, verrebbero poi utilizzati per finanziare progetti a basso tenore di carbonio nei paesi in via di sviluppo. Intervistato Montebourg ha ammesso che una tale mossa richiederebbe un cambiamento nella filosofia di Bruxelles. “L’Unione europea dovrà rivedere la sua dottrina del tutto liberale, che vuol dire vietare di favorire l’industria locale”, ha specificato.