Lo scioglimento dei ghiacciai sta progressivamente aumentando la pressione sugli argini dei laghi glaciali himalayani. Formate da rocce e detriti, le già fragili morene potrebbero cedere con conseguenti e catastrofiche inondazioni
Le enormi quantità d’acqua derivanti dallo scioglimento dei ghiacciai aumenteranno la pressione sui già fragilissimi argini dei laghi glaciali
(Rinnovabili.it) – Tra il 2003 e il 2010, nel solo stato del Sikkim, tra le montagna dell’Himalaya, il progressivo scioglimento dei ghiacciai ha portato alla formazione di circa 85 laghi glaciali naturali. Un fenomeno chiaramente connesso al surriscaldamento globale, che rappresenta oggi un grave rischio per la popolazione che risiede nella regione.
Formatisi dai corsi d’acqua confluiti nei crepacci attraverso le pareti montuose, questi laghi glaciali sono infatti arginati da fragili barriere (morene) costituite da roccia franata e detriti compattati dal ghiaccio: se il ghiaccio dovesse ulteriormente sciogliersi, la morena potrebbe cedere e, di conseguenza, portare a catastrofiche inondazioni.
Per valutarne il potenziale di rischio, tre ricercatori dell’Università tedesca di Potsdam – Georg Veh, Oliver Korup e Ariane Walz – hanno condotto uno studio (testo in inglese) pubblicato su Proceedings of National Academy of Sciences all’interno del quale vengono descritte le simulazioni eseguite sui diversi modelli lacustri. Oltre ad indagarne le cause, gli scienziati hanno ipotizzato ciò che potrebbe accadere nei prossimi decenni se i ghiacciai dovessero continuare a sciogliersi agli attuali ritmi ed esercitare di conseguenza una sempre crescente pressione sulle morene.
Leggi anche: “OMM: l’alta montagna diventa una sorvegliata speciale”
Nel dettaglio, sono state effettuate circa 5,4 miliardi di simulazioni basate su modelli lacustri, sviluppati con dati topografici e satellitari. Dall’analisi di tali studi, i ricercatori riferiscono di aver scoperto che circa 5.000 laghi glaciali dell’Himalaya sono “probabilmente instabili” a causa appunto della fragilità morenica, notando inoltre come il più alto rischio di GLOF (glacial lake outburst floods, cioè Inondazioni da collasso di laghi glaciali) sia associato ai bacini con il maggior volume d’acqua. Dalle simulazioni è emerso anche che i rischi di inondazioni nel prossimo futuro sono di circa tre volte più alti nelle parti orientali dell’Himalaya. I risultati degli studi appaiono particolarmente preoccupanti se si considera inoltre che, stando a precedenti studi e simulazioni, circa i due terzi dei ghiacciai dell’Himalaya sono destinati a sciogliersi nel prossimo decennio: ciò porterà inevitabilmente all’ accumulo di enormi quantità d’acqua nei laghi che, a sua volta, ne aumenterà la pressione sugli argini.
Leggi anche: “Montagne e cambiamenti climatici: il mondo non è preparato agli impatti”