Due settimane di negoziati hanno visto riunite le parti dell'UNFCCC per discutere sulla situazione climatica. Quello che appare è una lentezza che porterà verso Doha con un nulla di fatto
Sottolineando il comportamento di quanti a Bonn hanno presentato un programma che è di fatto una marcia indietro rispetto agli impegni presi, la Hedegaard ha voluto ricordare i numeri del rapporto recentemente pubblicato dall’Agenzia internazionale dell’energia nel quale viene descritto un aumento preoccupante delle emissioni nel corso del 2011. “Allo stesso tempo, a Bonn, alcuni dei più grandi emettitori del mondo hanno sprecato troppe energie nel cercare di tornare indietro, piuttosto che per garantire il progresso. Questo non è solo irresponsabile. E’ insostenibile se i processi messi in moto dall’UNFCCC vorranno rimanere rilevanti”.
E’ un bene che un significativo gruppo, che comprende anche numerosi paesi in via di sviluppo, condivida il desiderio di proteggere il pianeta. Grazie al loro impegno, ha concluso il Commissario, alla fine i negoziati si sono sbloccati. “Ma è troppo poco, e si sta ritardando” ha commentato la Hedegaard concludendo “Data l’urgenza del problema, è inquietante notare che i negoziati sul clima si muovono ad un ritmo che non è chiaramente intenzionato a fornire i risultati necessari per arrivare a Doha (26 novembre-7 dicembre 2012). Questo non è chiaramente nell’interesse di nessuno”.