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Harvard alla sbarra per gli investimenti in combustibili fossili

Domani inizia il processo all’ateneo più ricco del mondo, accusato da sette studenti di minacciare la salute pubblica investendo in combustibili fossili

Harvard alla sbarra per gli investimenti in combustibili fossili

 

(Rinnovabili.it) – Inizia domani la causa che vedrà opposti sette studenti all’Università di Harvard. L’ateneo è finito sul banco degli imputati dopo la querela, sporta lo scorso novembre, dal drappello di indomiti laureandi in giurisprudenza. Il motivo? Vogliono che Harvard smetta di supportare i combustibili fossili.

La querela dei sette studenti sostiene che l’università ha il dovere di combattere il cambiamento climatico, abbandonando investimenti in aziende inquinanti, legate ad attività ad alta intensità energetica e consumo di risorse. L’università e lo Stato del Massachusetts, costituitosi parte civile, chiedono al giudice di archiviare il caso, ma il sit-in degli studenti presso gli uffici del preside la scorsa settimana, unito alla rapida espansione del movimento favorevole al “divestment”, suggeriscono che l’università dovrà fronteggiare una certa pressione.

 

«Tutto questo è importante per noi – ha dichiarato Alice Cherry, una studentessa del secondo anno che fa parte del gruppo dei 7 accusatori – Il cambiamento climatico dovrebbe essere considerato un problema enorme, ma finora le nostre istituzioni non sono state in grado di affrontare il problema in maniera adeguata. Pensiamo che sia giunto il momento di chiamare in causa il nostro sistema giuridico».

 

La denuncia parte da premesse che la corte potrebbe considerare pretestuose: i ragazzi sostengono infatti che Harvard, continuando ad investire in combustibili fossili, sta mettendo le generazioni attuali e future in pericolo. Un argomento, seppure incontestabile, difficilmente punibile per legge secondo le abitudini e il codice americano. Tuttavia, gli accusatori stanno utilizzando l’azione legale in funzione politica, cioè con l’intento di guadagnare visibilità e guadagnarsi uno spazio per le loro istanze nel dibattito pubblico. La causa ad Harvard accende i riflettori sull’ateneo più ricco del mondo, per questo ha maggiore possibilità di essere un trampolino di lancio per le istanze ambientaliste. Gli studenti chiedono di ritirare immediatamente 79 milioni di dollari di investimenti diretti in società di carbone, petrolio e gas, e iniziare a eliminare gradualmente tutti gli altri investimenti che possono avere collegamenti con attività che prevedono l’uso di combustibili fossili.