L'ambiente e la salute avranno nel noto marchio levi's un alleato in più. la società ha affermato che si impegnerà ad eliminare dalla catena di produzione le sostanze incriminate dal rapporto di Greenpeace
(Rinnovabili.it) – Jeans puliti… ed ecologici! Dopo l’appello di Greenpeace, che in un rapporto ha elencato le marche di abbigliamento che utilizzando sostanze tossiche costituiscono un pericolo per la salute umana anche la Levi’s, dopo Zara, Mango ed Esprit, ha deciso di convertirsi ad una produzione più green.
L’impegno dichiarato dal maggiore produttore di jeans al mondo verrà rispettato entro il 2020, decisione resa possibile dalla collaborazione dei circa 200mila firmatari che hanno aderito in una sola settimana alla petizione sottoscritta dall’associazione ambientalista. A dare forza all’inizaitiva anche chi ha preso parte alla protesta simbolicamente sui social network e agli attivisti che si sono presentati in maniera pacifica davanti ai rivenditori di oltre 80 città di tutto il mondo.
Per raggiungere l’obiettivo la Levi’s si impegna a chiedere a 15 dei suoi maggiori fornitori in Cina Messico e altri paesi in via di sviluppo a rendere noti i dati relativi all’inquinamento entro il 2013, a cui dovranno far sequito le consegne dei registri di altri 25 importanti fornitori per far conoscere il reale stato di inquinamento, ad esempio, delle risorse idriche. “Non solo, Levi’s eliminerà entro il 2015 i PFC (composti perfluorinati) alcuni dei quali sono persistenti, cancerogeni e con effetti su sistema nervoso, sistema endocrino, accrescimento e sviluppo. Levi’s si è anche impegnata a fare da leader nel settore, promuovendo l’adozione di alternative non pericolose entro il 2015” si legge nel comunicato stampa diffuso dall’assocazione.