E' partita la spedizione degli attivisti di Greenpeace per proteggere l'Artico dalle trivellazioni e dalla pesca insostenibile. In sedici porteranno al polo il bussolotto con quasi 3 milioni di firme
(Rinnovabili.it) – Proteggere l’artico dalle trivellazioni. Questo lo scopo della nuova missione di Greenpeace, partita dalla base russa di Borneo per andare a difendere quest’angolo remoto del pianeta anche dalla pesca incontrollata. Sedici sono gli attivisti che si sono mossi alla volta del polo tra cui un italiano, Gianluca Morini, che si occuperà di mantenere sempre vivi i collegamenti radio. Insieme al gruppo partirà anche la capsula contenente 2,7 milioni di firme, 150mila italiane, che vorrebbero venisse istituito il Santuario globale nell’Artico.
Condizioni meteo permettendo al Polo Nord gli attivisti incontreranno i membri del Consiglio Artico per discutere sul pericolo reale che lo scioglimento dei ghiacci comporta e che sta invogliando numerose società a sfruttare i giacimenti petroliferi ora più facilmente accessibili.
A rappresentare la delegazione di Greenpeace oltre al tecnico italiano dalle Seychelles arriverà Renny Bijoux a rappresentare il proprio paese minacciato dall’innalzamento del livello dei mari; dalla Lapponia Josefina Skerk a ricordare quali cambiamenti potrebbe dover affrontare il popolo svedese se l’innalzamento della temperatura non venisse bloccato; parteciperà alla cordata anche l’attore di Hollywood Ezra Miller e Kiera Kolsen a ricordare quale pericoli le trivellazioni stanno facendo correre al Canada.