(Rinnovabili.it) – E’ stata aggiornata la classifica che Greenpeace stila periodicamente per evidenziare i prodotti elettronici e le relative case produttrici green. L’Eco-guida dell’associazione ha analizzato 15 aziende e per la prima volta è trainata dalla HP. Al secondo posto, scavalcando ben dieci competitor, si posiziona la Dell e dopo due anni al primo posto scende in terza posizione la Nokia. Entra in classifica invece per la prima volta la Research In Motion (Rim), produttrice dei telefoni Blackberry, che chiude l’elenco che l’associazione ha stilato valutando principalmente tre parametri: la politica energetica, l’eco-compatibilità dei prodotti e la sostenibilità dell’intera filiera dei prodotti.
Per conoscere la condizione delle diverse aziende sono state calcolate e prese in esame le emissioni prodotte durante l’intera catena di lavorazione dei prodotti, compresa la fase di recupero dei materiali e l’utilizzo di energia prodotta da fonte rinnovabile. A questo ha fatto seguito la dichiarazione di Greenpeace che ha affermato che ci sono “ampi margini di miglioramento su questi parametri e per ciascuna vi è l’opportunità di esprimere in futuro una reale leadership nel contenere gli impatti sul clima”.
Al primo posto quindi HP, meritevole di 5.9 punti su 10 per aver introdotto processi produttivi particolarmente innovativi ed efficienti e per aver evitato l’acquisto di carta e materiali da filiere non certificate. Buoni anche i paramentri relativi al consumo di energia, la HP è infatti una delle poche a pubblicare i registri delle emissioni mettendo in luce un -9% per quanto riguarda la produzone di emissioni e ambiziosi obiettivi al 2020, che prevedono il calo degli inquinanti del 20% entro il 2015 e l’impiego del 100% dell’energia prodotta da FER entro il 2020. Per i prodotti i numeri non sono così buoni, deve infatti essere migliorato il tasso di riciclo della plastica e dovranno essere rese note, se non si vorrà incorrere in una penalità, le percentuali relative all’efficienza energetica dei prodotti, a tutt’oggi sconosciute.
Secondo il classifica Dell: minimi gli obiettivi di eliminare dai processi il PVC e i ritardatori di fiamma, che interesseranno solo la produzione di computer mentre sono ottimi i risultati in campo energetico. Sono stati pubblicati dall’azienda i dati relativi all’emissione di inquinanti con la prospettiva di ridurre del 40% i gas rilasciati entro il 2015.
Scende dal primo al terzo posto Nokia. Inferiori alle prime due gli standard energetici, minimo l’impegno nella produzione di energia pulita e quindi difficile il raggiungimento degli obiettivi fissati al 2015: ridurre del 30% le emissioni prodotte e utilizzare entro il 2020 il 100% di energia da FER.
Al quarto posto la Apple, a seguire Philips con 4,5 punti su 10, Sony Ericsson (4,2/10), Samsung con 4,1/10, Lenovo ha ottenuto 3,8/10, Panasonic 3,6/10, Sony 3,6/10, Sharp 3/10, Acer 2.9/10, LGE 2.8/10, Toshiba 2.8/10, RIM 1.6/10.