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Il fenomeno del ‘greening’ non fermerà il riscaldamento globale

Il fenomeno del ‘greening’ non fermerà il riscaldamento globale

Il fenomeno del ‘greening’ non fermerà il riscaldamento globale

 

(Rinnovabili.it) – La concentrazione di CO2 in atmosfera è in costante aumento dall’inizio del secolo scorso, e da quest’anno ha superato stabilmente la soglia dei 400 ppm. Una tendenza che nasconde al suo interno un fenomeno opposto: mentre cresceva l’eccesso di l’anidride carbonica emessa, è aumentata anche la capacità della vegetazione del Pianeta di assorbirla. Ciò ha rallentato l’impennata di questo gas serra e i suoi effetti sul riscaldamento globale, compensando tra il 2002 e il 2014 una buona percentuale delle emissioni di CO2 di origine antropica. Lo rivela uno studio appena pubblicato sulla rivista Nature Communications.

Tutto bene, quindi? Significa che la Terra è in grado di mitigare da sola gli effetti delle attività umane? Non proprio, sostengono gli scienziati. Da un lato la ricerca ha calcolato che le piante, proprio grazie alla CO2 in eccesso e all’aumento della temperatura globale, negli ultimi 10 anni sono riuscite a diminuire le emissioni di anidride carbonica annuali che restano in atmosfera del 20%.

Ma dall’altro lato, si tratta comunque di una percentuale troppo bassa per compensare davvero i miliardi di tonnellate di gas climalteranti emessi dall’uomo. “Purtroppo questo aumento della capacità della vegetazione di assorbire CO2 non è affatto abbastanza per fermare il riscaldamento globale”, commenta Trevor Keenan, ricercatore al Lawrence Berkeley National Laboratory che ha guidato lo studio.

 

Gli scienziati hanno analizzato una copiosa mole di dati provenienti da misurazioni satellitari, terrestri e aeree per capire quanto e come è cambiata la respirazione delle piante negli ultimi decenni. Uno dei risultati dello studio è particolarmente rilevante per comprendere cosa potrà succedere nel prossimo futuro. Il fatto che la vegetazione abbia assorbito più CO2 dall’atmosfera non dipende dal fenomeno del “greening”, cioè dall’aumento di piante sul pianeta (che è un effetto della maggior quantità di emissioni).

Dipende, al contrario, dall’effetto “fertilizzante” che la CO2 ha avuto sulle piante già esistenti: in pratica, stanno respirando meglio e di più. Ma questo è un fattore a doppio taglio, concludono gli scienziati: con un ulteriore aumento delle temperature la vegetazione inizierà presto a emettere più CO2, l’altra fase della fotosintesi.

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