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Un eco-manuale per non sperperare il capitale naturale

(Rinnovabili.it) – Esiste un patrimonio di risorse e servizi spendibile in quello che è il percorso di raggiungimento della green economy. E’ il prezioso capitale naturale offerto dagli ecosistemi terrestri, beni pregiati che devono essere protetti e incrementati. A spiegare il come è la quinta Assemblea Nazionale programmatica che si è tenuta oggi a Roma, in preparazione degli Stati Generali della Green Economy che si svolgeranno a Rimini il 7 e 8 Novembre prossimo. L’appuntamento di oggi è servito infatti a stilare un “eco-manuale di uso e manutenzione” del capitale naturale che indichi come avviare un’economia sostenibile intervenendo in alcuni settori, dalla tutela della risorsa idrica a quella offerta dai terreni agricoli, passando per la gestione forestale del patrimonio forestale e boschivo.

“La salvaguardia del capitale naturale e dell’equilibrio degli ecosistemi – ha detto Roberto Coizet, coordinatore del gruppo di lavoro sui Servizi Ambientali – è indispensabile sia per l’ambiente che per l’economia. Per questo è importante far convergere una quota degli investimenti nazionali e dell’economia del sistema produttivo verso politiche coordinate di protezione. È necessario infatti un uso calibrato delle risorse naturali senza compromettere la possibilità che queste risorse restino pienamente disponibili in futuro: questa per noi è la scommessa della sostenibilità”.

Tra le regole enunciate dall’Assemblea, quella di promuovere gli “alberghi diffusi” per creare un’alleanza tra i Parchi e le popolazioni e di garantire il recupero delle aree bonificate all’uso produttivo per contrastare il consumo del suolo (70 ettari il giorno). O ancora, favorire la componente idrica “grigia” (risorsa riciclata) rispetto a quella “blu” (risorsa sottratta al ciclo naturale), possibilmente rendendo visibile questo bilancio in una sorta di “etichettatura” applicata al bene prodotto.

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