Nel suo discorso programmatico al Senato dove ha incassato la fiducia, il premier Conte ha parlato di tutela dell'ambiente, economia circolare e decarbonizzazione
La tutela dell’ambiente e l’economia circolare citate nel discorso programmatico del premier Conte con il quale ha chiesto la fiducia al Senato per il suo governo
(Rinnovabili.it) – La tutela dell’ambiente dovrebbe rientrare nei piani del neo governo Movimento Cinque Stelle – Lega. A dirlo è stato ieri il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel suo discorso programmatico al Senato dove in serata ha incassato la fiducia. Una giornata che, dopo il discorso del premier che ha toccato il record di un’ora, 11 minuti e 13 secondi, si è conclusa positivamente per il suo governo giallo verde ottenendo la fiducia con 171 voti favorevoli, 117 contrari e 25 astensioni. Dopo essersi occupato del lavoro, il premier è passato a toccare i temi legati all’ambiente. “L’azione del governo sarà costantemente incentrata sulla tutela dell’ambiente, sulla sicurezza idro-geologica del nostro territorio, sullo sviluppo dell’economia circolare”, ha detto Conte. Un concetto, quest’ultimo, che sembra essere il cardine dell’azione del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che proprio nei giorni scorsi in due interviste rilasciate ai quotidiani Repubblica e Corriere della Sera ha indicato l’economia circolare come “faro”.
“Con le nostre scelte politiche ci adopereremo per anticipare i processi, peraltro già in atto, di ‘decarbonizzazione’ del nostro sistema produttivo. Non vogliamo assistere passivamente all’evolversi della realtà che ci circonda, assecondando gli interessi particolari di singoli attori economici, ma ci impegniamo a governare questi processi aperti all’innovazione tecnologica, nel segno dello sviluppo al servizio dell’uomo. Vogliamo rivendicare, anche in questo campo, il ruolo ‘alto’ della politica, che sia capace di orientare e governare i cambiamenti della realtà sociale, economica e culturale. Non siamo disponibili – ha proseguito il Presidente del Consiglio Conte – a sacrificare l’ambiente e il progetto di una blue economy per altri scopi. Dobbiamo misurarci da subito con i dilemmi della intelligenza artificiale e utilizzare i big data per cogliere tutte le possibilità della sharing economy”.
L’ambiente è stato citato anche quando è stato affrontato il capitolo imprese e sviluppo, sottolineando che l’intenzione del neo governo è quella di promuovere le imprese “che adottano prassi socialmente responsabili, che improntano le loro iniziative economiche al principio di precauzione, in modo da prevenire l’impatto negativo delle loro azioni sull’ambiente e da assicurare un ambiente idoneo a tutelare i diritti dei lavoratori”. Ma sono tanti i dossier scottanti che il premier non ha neanche citato: dalla cultura alla scuola, dalla Legge Fornero all’eventuale aumento dell’Iva e ai vaccini, dalla Tav all’Alitalia e all’Ilva. Su quest’ultimo tema e sul destino dello stabilimento di Taranto non è ancora stata fatta chiarezza.