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Goletta Verde, la sentinella del Mediterraneo è tornata in acqua

Goletta Verde, la sentinella del Mediterraneo è tornata in acqua

 

(Rinnovabili.it) – Riparte dalla Liguria, e più precisamente dal porto di Genova, l’annuale viaggio della Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente. La scelta dello scalo non è casuale. A due mesi dall’incidente dell’oleodotto genovese della Iplom, ancora non si conoscono i danni provocati dalla fuoriuscita di petrolio, né  sono stati resi noti i risultati della caratterizzazione necessaria alla bonifica dell’area. Tuttavia la Liguria è solo l’ultimo esempio in ordine temporale, dei molti disastri annunciati sul fronte delle energie fossili. “A due mesi dall’incidente di Genova, che non escludiamo potrebbe ripetersi altrove, siamo ancora in attesa venga quantificato il danno ambientale. Se è stato scampato il pericolo nel mar ligure e nel santuario dei mammiferi marini Pelagos, nei rii e torrenti è stato spazzato via un intero sistema ecologico ed andrà avviata una accurata e celere bonifica – commenta Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria.

 

Il rischio ha margini ampi: nelle regioni costiere del mediterraneo  sono presenti 73 impianti di depositi di oli minerali, con una capacità di stoccaggio di oltre 13 milioni di metri cubi. Sempre lungo le coste sono presenti 11 impianti di raffinazione per un totale di oltre 108,5 milioni di tonnellate di greggio lavorato all’anno (5 in Sicilia, 1 in Emilia Romagna, Marche, Toscana, Puglia, Veneto e Sardegna). Inoltre, sono presenti 8 impianti petrolchimici che lavorano ogni anno circa 13 milioni di tonnellate di materiale.

 

Legambiente chiede al Governo di impegnarsi contro il rischio di sversamenti, avviando una verifica a livello nazionale sulle effettive condizioni degli impianti petroliferi presenti lungo la Penisola e sui relativi piani di intervento antinquinamento. “La nostra riflessione  poi – continua Grammatico – riguarda la convivenza tra i cittadini e gli impianti a rischio di incidente rilevante. Non esiste infatti per questi una sicurezza al cento per cento e l’anzianità e la manutenzione di questi impianti è un fattore imprescindibile. Per questo riteniamo sia necessario avviare una transizione che porti rapidamente ad una economia che superi le rischiose fonti fossili, capace di garantire salute, ambiente e lavoro, cominciando la conversione delle industrie più pericolose”.

La Liguria sarà la prima regione toccata dal tour 2016 di Goletta verde – realizzato grazie al sostegno di COOU e dei partner tecnici NAU e Novamont – che terminerà a Ferragosto in Friuli-Venezia Giulia. Prima tappa a Genova, al Porto Antico, dove l’imbarcazione ambientalista sarà ormeggiata domani, 18 giugno, prima di spostarsi a Portovenere fino a martedì 21 giugno.

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