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Goletta Verde in Puglia: foci di fiumi e canali malati cronici

Legambiente: “Soddisfacenti i monitoraggi, ma rimangono le solite criticità su tutti i tratti di mare interessati dalle foci di fiumi e canali”. Migliora la depurazione

Goletta Verde in Puglia

 

I risultati del monitoraggio di Goletta Verde in Puglia

(Rinnovabili.it) – Migliora lo stato ambientale delle acque pugliesi. Nonostante alcuni nodi si mostrino difficile da sciogliere, la Regione passa il test di Goletta Verde. Il monitoraggio svolto lungo le coste della Puglia dalla storica campagna di Legambiente, mostra risultati tutto sommato positivi: sui ventinove campioni prelevati, solo sette avevano livelli di inquinanti fuori legge. In 5 di questi, tuttavia, i parametri microbiologici superano di più del doppio i valori limite previsti dalla normativa italiana sulle acque di balneazioneI responsabili sono canali e foci che continuano a riversare in mare scarichi non adeguatamente depurati come ad esempio la foce del torrente Candelaro a Manfredonia.

Ma i progressi ci sono e si  vedono. “Continua a migliorare la situazione sul fronte della depurazione – spiega Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – diminuiscono sia gli impianti che scaricano nel sottosuolo che quelli soggetti a scarichi anomali ma anche il numero dei Comuni pugliesi sottoposti a procedura d’infrazione”.

 

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Dal monitoraggio effettuato lo scorso anno dall’Arpa Puglia è emerso che sono scesi a 32 gli impianti di depurazione non conformi alla Direttiva europea sul trattamento delle acque reflue urbane. Ma di questi, 14 avevano lavori in corso “tali da rendere plausibile un decremento dell’efficienza depurativa”, spiega Legambiente. Dei restanti, 6 avevano già in agenda interventi di adeguamento e/o potenziamento e due sono destinati alla dismissione. Per gli ultimi 10 si provvederà, invece, con la manutenzione straordinaria in attesa di definire la copertura finanziaria per gli interventi.

 

Sul fronte dell’informazione ai cittadini la situazione in Puglia non è delle migliori: la cartellonistica informativa, obbligatoria da anni per i comuni, e che dovrebbe avere la funzione di divulgare al pubblico la classe di qualità del mare, è quasi completamente assente: i tecnici di Goletta Verde hanno avvistato in Puglia soltanto un cartello rispetto ai 29 punti analizzati (a Marina di Lizzano, dove insisteva anche il cartello di divieto di balneazione).

Guarda qui la mappa interattiva del monitoraggio.