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Goletta Verde in Calabria: bagnanti all’oscuro della qualità acque

Inesistenti i cartelli obbligatori per legge sulla qualità delle acque e di divieto di balneazione

Goletta Verde in Calabria
Pizzo Calamaio, Foce del Fiume Angitola/Copyright: foto di Anna Paola Montuoro

 

 

(Rinnovabili.it) – Farsi un tuffo al mare senza poter sapere se la spiaggia è balneabile o meno. Succede in Calabria e più precisamente nei ben ventiquattro punti monitorati da Goletta Verde 2017 nel suo viaggio lungo le coste regionali.

Località dove il team tecnico di Legambiente ha monitorato nei giorni passati la qualità delle acque e lo stato dell’arenile, portando alla luce nodi e criticità. Come nel caso della cartellonistica indicante la classe di qualità del mare, obbligatoria ormai da tre anni per i comuni costieri. In Calabria sembrerebbe inesistente: in nessuno dei 24 punti campionati, i tecnici di Goletta Verde hanno avvistato i cartelli informativi previsti dalla normativa, che hanno la funzione di divulgare al pubblico lo stato delle acque, i dati delle ultime analisi e le eventuali criticità della spiaggia stessa.

 

Anche quelli riguardanti il divieto di balneazione sembrano esser merce rara: solo in un caso rispetto ai nove dove non vengono eseguiti campionamenti da parte delle autorità competenti, o è stato disposto il divieto temporaneo alla balneazione, sono presenti cartelli per informare i bagnanti.

Si tratta di un problema non da poco se si considera che in più di uno dei nove punti in questione è stata registrata la presenza di bagnanti.

 

“Il nostro monitoraggio non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi regionali per porre rimedio all’inquinamento dei nostri mari – dichiara Mariateresa Imparato, Portavoce di Goletta Verde -. Una fotografia che anche quest’anno presenta diverse criticità anche qui in Calabria. Parliamo non a caso di malati cronici, situazioni che segnaliamo addirittura da otto anni, ma per le quali evidentemente nulla è stato fatto”.

La cattiva depurazione non dispensa, quindi, neppure la Calabria. In provincia di Reggio Calabria solo per fare un esempio, dei sei punti monitorati tre presentano cariche batteriche oltre i limiti di legge e ricevono un giudizio di “fortemente inquinato”: due a Reggio Calabria, alla foce del torrente Caserta al lido comunale e alla foce del fiume Menga in località Sabbie bianche; alla foce del fiume Mesima a San Ferdinando.

Guarda qui tutti i risultati del monitoraggio di Goletta Verde in Calabria