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Goletta dei Laghi: negative 62 analisi su 101

Su 101 campionamenti effettuati dalla Goletta dei Laghi 62 sono risultati fuori norma, ma molte sono le realtà sostenibili in Italia

goletta dei laghi(Rinnovabili.it) – Mentre continua il viaggio di Goletta Verde per il campionamento delle acque che vengono sversate nei nostri mari e fiumi la Goletta dei Laghi ha ormai completato il suo tour e ha pubblicato il bilancio 2014. La campagna ha portato ad ottenere ben 101 campionamenti in 12 bacini italiani, che per il 60% sono risultati al di fuori dei valori batteriologici di legge.

“I laghi possono essere motori della green economy. Necessaria una pianificazione coordinata tra tutti gli attori coinvolti, oggi spesso non attuata, ha commentato Legambiente dopo aver effettuato 11 tappe in dieci regioni durante oltre un mese di viaggio.

 

Goletta dei Laghi, la campagna nazionale di Legambiente realizzata con il contributo del COOU (Consorzio Obbligatorio Oli Usati) e Novamont per la salvaguardia dei bacini lacustri italiani vuole quindi fa riflettere sull’importanza del ripristino delle condizioni di salubrità delle acque lacustri italiane nella speranza che vengano al più presto presi dei provvedimenti che garantiscano il ripristino degli equilibri. Patrimonio di biodiversità e fonte di sviluppo i lghi vanno valorizzati e protetti, ha ricordato l’associazione ambientalista.

 

Sono diversi i problemi che affliggono i nostri laghi: dalla cementificazione ai grandi impianti turistici passando per le attività agricole e quelle industriali che, se non gestite correttamente, possono danneggiare pesantemente le nostre acque.

Per fortuna però in Italia esistono anche esempi di realtà virtuose che grazie alla protezione e alla sostenibilità hanno reso i laghi e le acque interne aree capaci di attirare un turismo non malato, di cui sono un esempio il bacini inseriti nelle Zone a Protezione Speciale e nei Siti di Interesse Comunitario.

“In questi anni la campagna ha saputo soddisfare la primaria esigenza di un monitoraggio puntuale della qualità delle acque ed è progressivamente cresciuta riuscendo a coinvolgere sempre più aree del nostro Paese e ampliando i contenuti, dalla tutela della biodiversità al sostegno a forme di turismo sostenibile – commenta Rossella Muroni, direttrice nazionale di Legambiente –. A maggior ragione in un momento economico così difficile siamo convinti che i laghi possano essere motori della green economy e diventare volani di sviluppo sostenibile. Perchè questo accada è necessaria una pianificazione coordinata tra tutti gli attori coinvolti, ancora troppo spesso non attuata. Da qui il nostro sostegno a strumenti come i Contratti di Lago che possono far collaborare concretamente le istituzioni provinciali e regionali, le amministrazioni lacuali e quelle dell’entroterra, gli enti tecnici, le società di gestione, le associazioni e i cittadini”.

Ma la Goletta dei Laghi ha portato a terra anche cattive notizie. E’ complessivamente negativo l’esito del monitoraggio scientifico svolto dai tecnici del laboratorio mobile in 12 laghi: Iseo, Lario, Varese, Ceresio Maggiore e Garda in Lombardia, la sponda del Maggiore in Piemonte e quella del Garda in Veneto, Bolsena, Bracciano, Albano e Vico nel Lazio e Trasimeno e Piediluco in Umbria. Su 101 campionamenti infatti ben 62 si sono dimostrati fuori norma per quel che concerne la presenza di batteri fecali, 39 dei quali in quantità tali da far “bollare” le acque come fortemente inquinate. Tra i più critici i bacini della Lombardia, con 38 punti su 58 oltre i limiti di legge.

Per risolvere tale problema Legambiente ha presentato il dossier #salvaacque che raccoglie alcune delle opere più urgenti per migliorare la qualità dei corpi idrici nella regione lombarda.

“La carenza del sistema depurativo riguarda ancora un’estesa area del nostro Paese – spiega Giorgio Zampetti, responsabile scientifico nazionale di Legambiente – dato che coinvolge un quarto della popolazione. Le conseguenze, oltre al grave impatto sull’ambiente, sono anche economiche: rischiamo di dover  pagare pesanti sanzioni per le procedure d’infrazione dovute al mancato rispetto delle direttive europee.

La Goletta dei Laghi continuerà a tenere alta l’attenzione anche nei prossimi mesi. Il tempo infatti sta per scadere: interventi mirati alla tutela delle acque e degli ecosistemi lacustri sono urgenti per rispettare la scadenza europea per il raggiungimento del buono stato ecologico dei laghi previsto dalla direttiva 2000/60 per il 2015. Un traguardo raggiunto da meno della metà”.