I nuovi modelli di calcolo di un ricercatore svizzero mostrano che, anche se le emissioni di CO2 subissero un brusco arresto, l'atmosfera terrestre continuerebbe a riscaldarsi per centinaia di anni
Secondo i suoi calcoli è molto probabile che l’atmosfera del Pianeta continui a riscaldarsi per centinaia di anni, anche dopo il completo arresto di emissioni di gas serra, e che i livelli di temperatura si stabilizzino ad un livello ancora più alto in una fase successiva. “Nel lungo termine, l’aumento di temperatura potrebbe essere del 25 per cento maggiore di quanto ipotizzato oggi”, sostiene lo scienziato, che ha pubblicato i risultati della sua ricerca sulla rivista Nature Climate Change; in altre parole ci potrebbe volere molta meno CO2 di quanto stimato per i raggiungere il tipping point.
Grazie al modello di calcolo ESM2M – sviluppato presso il Geophysical Fluid Dynamics Laboratory di Princeton – i ricercatori hanno simulato una Terra su cui 1.800 gigatonnellate di carbonio sono emesse istantaneamente nell’atmosfera. A titolo di paragone, si ritiene che 1.000 gigatonnellate siano la quantità sufficiente a far aumentare la temperature globale di 2 gradi Celsius. Dopo l’evento, in circa vent’anni, si registrerebbe un picco di riscaldamento delle temperature seguito da un successivo crollo,un effetto di raffreddamento causato dalla riduzione delle concentrazioni atmosferiche di CO2 e dal rilascio di più calore irradiato dalla Terra allo spazio. Dopo i primi cento anni ed entro 500 anni però il clima tornerebbe a riscaldarsi di circa 0,37 gradi Celsius a causa dell’indebolimento della captazione del calore dell’oceano.