Oltre 2350 città in tutto il mondo (di cui 126 in Italia), 125 Paesi coinvolti: la seconda edizione dello sciopero globale per il clima guidato da Greta Thunberg
E i giovani attivisti lanciano l’appello per un terzo Global Strike for Climate a settembre: durerà una settimana e chiede la partecipazione di tutti
(Rinnovabili.it) – Tornano in piazza i giovani per il clima: oggi, 24 maggio, in 125 Paesi in tutto il mondo sarà la seconda edizione del Global Strike for Climate, la manifestazione lanciata dalla giovanissima attivista svedese Greta Thunberg, che porterà in strada almeno 1,8 milioni di studenti delle scuole medie e superiori per chiedere ai decisori politici di tutti il Pianeta azioni immediate per contenere il cambiamento climatico.
Oltre 2350 le località in cui si svolgeranno cortei e manifestazioni, con l’Italia tra i Paesi più attivi: 126 città del Bel Paese vedranno sfilare studenti armati di cartelli colorati con slogan come “Ci avete rotto i polmoni!” e “Non esiste un Pianeta B”.
Grande attesa per il corteo di Roma, dove oltre a Mario Tozzi, il giornalista e divulgatore scientifico già presente alla prima edizione del Global Strike for Climate lo scorso 15 marzo, accanto ai ragazzi manifesterà anche Antonello Pasini, fisico e climatologo del Cnr, tra le voci italiane più autorevoli in materia.
A Milano, sono due i cortei organizzati in città, entrambi a Largo Cairoli: il primo in mattinata, dalle 9.30 alle 13, con la partecipazione di scuole e studenti, il secondo in serata, dalle 18 alle 20, cui è stata chiamata l’intera cittadinanza. Ma le manifestazioni attraverseranno l’Italia da Nord a Sud: da Trento fino a Lecce e Catania, passando per Firenze, Bologna, Sassari, Napoli, Genova e molte altre città.
Sotto la guida simbolica di Greta Thunberg, i ragazzi chiederanno nuovamente ai politici di tutto il mondo di adottare azioni in linea con gli allarmi lanciati dall’Intergovernmental Panel on Climate Change, il pull di scienziati messo insieme dall’ONU che, in uno dei più recenti rapporti, ha stimato in 11 anni il tempo ancora a disposizione dell’umanità per un cambio di rotta drastico.
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Una mobilitazione popolare che vede ragazzi di ogni parte del mondo aderire: la mappa del Global Strike for Climate mostra l’enorme partecipazione di Paesi sviluppati così come di nazioni remote e isolate. Si passa dai cortei di Londra e Berlino a quelli di Nuuk, in Groenlandia o di Honolulu, nelle isole Hawaii, dalle manifestazioni di New York e San Paolo a quelle di Bingerville in Costa d’Avorio o di Ulaanbaatar, in Mongolia.
May 24th.
Global strike for the climate.
Activism works. So act.
Join us!Find or register your local strike on https://t.co/TNBxafQoQL and follow Fridaysforfuture on Instagram for updates.
Please share this information.#fridaysforfuture #climatestrike #SchoolStrike4Climate pic.twitter.com/TMWcLCmpMs— Greta Thunberg (@GretaThunberg) May 18, 2019
E le manifestazioni di questa mattina saranno solo l’inizio, annunciano Greta e i suoi in una nota stampa: “Ancora una volta le nostre voci verranno ascoltate per le strade, ma è una questione che non riguarda solo noi. Abbiamo l’impressione che molti adulti non abbiano ancora capito che noi giovani non possiamo risolvere la crisi climatica da soli – scrivono gli attivisti – Ci dispiace se questo vi suona sgradevole, ma non è un lavoro per una singola generazione. E’ il lavoro che spetta a tutta l’umanità. Noi giovani possiamo contribuire ad allargare il campo di battaglia e fare una grande differenza”.
Di qui, l’invito a tutti per un prossimo grande sciopero che dovrebbe coinvolgere tutti, dai più piccoli ai più grandi: “A partire dal 20 settembre cominceremo una settimana di azioni per il clima durante uno sciopero globale contro il cambiamento climatico. Chiediamo agli adulti di camminare al nostro fianco. (…) Uniamoci tutti insieme, con i nostri vicini di casa, i colleghi, gli amici, la famiglia e usciamo nelle strade per far in modo che la nostra voce venga ascoltata e che questo sia un punto di svolta nella nostra storia”.
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