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Global Carbon Budget 2015 racconta la crisi climatica

L’edizione 2015 del rapporto sulle emissioni climalteranti annuncia un 2015 di calo della CO2. Ma è troppo presto per esultare

Global Carbon Budget 2015

 

(Rinnovabili.it) – Per la prima volta le emissioni di CO2 potrebbero segnare un meno sul trend emissivo mondiale senza “l’aiuto” di una crisi economica. E’ quanto rivela  il Global Carbon Budget 2015, frutto del lavoro 68 organizzazioni scientifiche di 12 paesi. Pubblicato su Nature Climate Change in concomitanza con l’inizio della seconda settimana di negoziati ONU sul clima, il report fornisce, come di consueto, i dati relativi al 2014 e una previsione per l’anno in corso. Si scopre così che dopo un 2014 dove la CO2 mondiale è continuata a crescere (più 0,6% su base annuale), con un totale di 9,8 miliardi di tonnellate di carbonio emessi nell’atmosfera, per il 2015 ci si potrebbe attendere una tregua, con un calo dello 0,6%. Una buona notizia dunque che tuttavia non basta per esultare.

 

Il conteggio infatti riporta solo le emissioni associate al settore industriale ed energetico legato ai combustibili fossili, lasciando fuori la CO2 legata al cambio di uso del suolo (come nel caso della deforestazione). Inserendo anche questo parametro nella somma, infatti, si avrebbe come risultato un ulteriore 1,1 Gt di carbonio.

E c’è anche chi di fronte al trend negativo della CO2 ha subito intravisto la speranza che il mondo possa raggiungere il picco emissivo. Niente di più sbagliato, spiega uno degli autori: secondo Corinne Le Quéré dell’Università dell’East Anglia, è molto improbabile che si possa intravedere il “Peak Emission” nonostante i progressi.

 

Di vero c’è che le emissioni sono in declino soprattutto nei Paesi ricchi che hanno raggiunto un picco nel consumo complessivo di combustibili fossili, optando ora verso forme più pulite di energia. Negli Stati Uniti, il gas naturale sta soppiantando gli impianti a carbone, ad esempio, mentre nell’Unione europea, la CO2 risulta in calo dal 1990. Nei Paesi in via di sviluppo, al contrario, le emissioni continuano ad aumentare rapidamente. Nazioni come Cina, India, Sud Africa e Turchia sono ora alle prese con un una crescita dell’uso dell’energia fossile che continua a tenere alto il livello emissivo. Tuttavia va detto che il consumo di carbone in Cina sembra esser diminuito gradualmente tra il 2014 e il 2015, elemento che, probabilmente ha influito parecchio sulla decurtazione delle emissioni in tutto il mondo.