(Rinnovabili.it) – Mancano 10 giorni alla pubblicazione di una tra le più importanti valutazioni di impatto ambientale e sanitario di quest’anno: quella dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) sul glifosato. Il 12 novembre, uscirà la tanto attesa relazione, sulla base della quale la Commissione europea stabilirà se il principio attivo dell’erbicida Roundup di Monsanto dovrà ancora essere utilizzato nell’Unione.
Le ONG ambientaliste e in difesa della salute sono in fibrillazione, speranzose nel fatto che l’EFSA non osi andare contro le conclusioni raggiunte dall’Organizzazione mondiale della sanità lo scorso marzo. Secondo l’OMS il glifosato è «probabilmente cancerogeno» per l’uomo.
Oltre all’EFSA, l’Agenzia europea che valuta la sicurezza dei prodotti chimici (ECHA) è stata incaricata di esaminare i rischi per la salute di questa sostanza. Ma il suo rapporto non vedrà la luce prima del 2017, momento in cui l’Ue si sarà già pronunciata sull’utilizzo dell’erbicida.
Venerdì, un gruppo di 47 organizzazioni per la difesa dell’ambiente e della salute umana, insieme a sindacati, scienziati e medici, ha scritto al Commissario per la Salute, Vitenis Andriukaitis, caldeggiando un divieto del glifosato nei luoghi in cui persone e lavoratori sono più esposti fino al termine di una completa valutazione scientifica.
A seguito di una proroga prima per il suo utilizzo legale per tre anni e mezzo, L’autorizzazione per l’utilizzo del glifosato in Ue si esaurisce alla fine del 2015, dopo che una proroga di 3 anni e mezzo è stata concessa nel 2012. La Commissione ha proposto un nuovo rinvio di sei mesi, per garantire all’EFSA più tempo per la sua valutazione.
Le raccomandazioni dell’Agenzia alla Commissione sulla necessità di riautorizzare o vietare l’erbicida, potrebbero risentire dell’influenza di un rapporto pubblicato dall’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi (BfR). L’organismo, che informa anche la legislazione europea in materia di prodotti chimici, si è dissociato dalla classificazione dell’OMS.
Prodotti a base di glifosato sono ampiamente utilizzati in agricoltura e silvicoltura, nei parchi, spazi pubblici e giardini privati. In tutto il mondo stanno fioccando cause legali e class action contro Monsanto e i governi che hanno promosso l’utilizzo del Roundup.