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Oggi è il Giorno del sovrasfruttamento della Terra 2024: consumiamo 1,75 Pianeti l’anno

Giorno del sovrasfruttamento della Terra 2024
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Earth Overshoot Day 2024, gli Stati Uniti consumano 5 Terre l’anno

Da oggi, 1° agosto, siamo in debito con il Pianeta. Nei primi 213 giorni del 2024 abbiamo consumato tutte le risorse che la Terra è in grado di ripristinare nel corso di un anno. O, vista in un altro modo, l’umanità sta consumando 1,7 Terre l’anno. È il Giorno del sovrasfruttamento della Terra 2024, l’Earth Overshoot Day.

Giorno del sovrasfruttamento della Terra 2024: come si calcola

Cosa significa sovrasfruttamento? L’overshoot è possibile “perché le persone possono consumare più di quanto viene rinnovato, esaurendo così il capitale naturale”. Lo spiega il Global Footprint Network, l’organizzazione internazionale che ha messo a punto il concetto di “impronta ecologica”.

L’idea dietro questo indicatore è che un modo per misurare il livello di sostenibilità globale è confrontare consumo e produzione di risorse naturali. Da un lato, la quota di risorse che l’umanità nel suo complesso impiega nelle sue attività. Dall’altro lato, la capacità degli ecosistemi di ripristinare queste risorse, ovvero la biocapacità della Terra. Il tutto, misurato nell’arco di un anno.

Per biocapacità si intendono tutte le risorse e i servizi che gli ecosistemi marini e terrestri riescono a fornire: dall’assorbimento e sequestro di CO2 al riempimento delle falde acquifere, dalla quantità di nutrienti presenti nel terreno all’impollinazione, alla regolazione del clima. Per rendere comparabili le due misurazioni, il Global Footprint Network fa ricorso all’”ettaro globale”, ovvero una media della capacità degli ecosistemi di ripristinare le risorse consumate. In altri termini, si tratta di un ettaro di territorio ideale e standardizzato con una capacità di produzione e rinnovo di risorse naturali pari alla media mondiale.

I numeri dell’Earth Overshoot Day 2024

Negli ultimi 10 anni, la data in cui cade il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra è rimasta piuttosto stabile. Più cade avanti nell’anno, più il debito ecologico che contraiamo con il Pianeta è piccolo. Più è indietro nell’anno, più Terre sarebbero necessarie per sostenere i livelli di consumo dell’umanità.

Oggi consumiamo, idealmente, 1,75 Terre l’anno. Siamo passati dall’essere a credito all’essere a debito, sempre più a debito, nel giro di pochi decenni. Quest’anno il Global Footprint Network lo spiega usando le Olimpiadi come riferimento.

Mentre gli atleti gareggiano a Parigi, consumiamo quasi due Pianeti l’anno. Nel 1968, Dick Fosbury rivoluzionò il salto in alto alle Olimpiadi del Messico, in un periodo in cui l’umanità utilizzava solo 0,9 Terre. Nel 1988, quando il velista olimpico Lawrence Lemieux si fermò a metà gara per salvare due concorrenti capovolti, la richiesta dell’umanità alla natura era salita a 1,3 Terre. Nel 2008, quando Usain Bolt batté i suoi primi record olimpici, era cresciuta a 1,6 Terre.

“Proprio come gli atleti che raggiungono risultati straordinari attraverso concentrazione, innovazione e impegno, l’umanità deve fare lo stesso se vuole riuscire a porre fine all’overshoot in modo mirato. Possiamo avere la stessa determinazione per invertire il nostro sovrasfruttamento ecologico?”, si chiede retoricamente l’organizzazione.

Il debito ecologico dell’Italia

Questi dati sono una media a livello globale. Alcuni paesi, però, consumano livelli di risorse ben più alti. Tra questi c’è l’Italia. L’overshoot day dell’Italia è caduto il 19 maggio, ben 70 giorni prima della media mondiale. Il giorno del sovrasfruttamento 2024, per il Belpaese, è arrivato 4 giorni più tardi rispetto all’anno scorso, quando era caduto il 15 maggio. Il miglioramento, però, non cambia il quadro complessivo. Se tutti gli abitanti del Pianeta consumassero come gli italiani, avremmo bisogno di 2,9 Terre. Mentre, considerando solo i consumi degli italiani, per soddisfarli avremmo bisogno di 4,4 Italie.

Tra i paesi con il debito ecologico più pesante troviamo gli Stati Uniti, i cui livelli di consumo necessiterebbero di 5 Terre, l’Australia (4,7 Terre), Russia (3,8), Francia (3,3), Germania (3). Meno “indebitati” dell’Italia, ma pur sempre a debito, sono anche Gran Bretagna (2,6), Spagna (2,5), Cina (2,5) e Brasile (1,7).

“Vivere costantemente al di sopra delle possibilità fisiche del nostro Pianeta è una possibilità limitata nel tempo, rischiamo un disastro ecologico”, afferma Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del WWF Italia. “Abbiamo ormai molte soluzioni mirate per invertire il sovrasfruttamento delle risorse e sostenere la rigenerazione della biosfera nella quale viviamo”, aggiunge, sottolineando che “anche solo mettere mano ai sistemi alimentari potrebbe ridurre il nostro debito: dimezzare il consumo di carne farebbe guadagnare altri 17 giorni, eliminare perdite e sprechi alimentari che affliggono il pianeta altri 13 giorni

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