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Giornata mondiale dell’acqua, iniziative in tutto il mondo

Giornata mondiale dell'acqua, iniziative in tutto il mondo

 

(Rinnovabili.it) – Migliaia di iniziative in tutto il pianeta celebrano oggi la Giornata Mondiale dell’Acqua. Il tema di quest’anno scelto dalle Nazioni Unite, che hanno istituito la ricorrenza del 22 marzo nel 1992 nell’ambito dell’Agenda 21, sono le acque reflue e di scarico. L’Onu sottolinea l’urgenza di trovare modi per ridurre il consumo di acqua e di riutilizzarla, dal momento che una gran quantità delle acque reflue civili, urbane, industriali e agricole vengono reimmesse nell’ambiente inquinandolo e causando danni alla salute umana.

 

Tutti i numeri dell’acqua

Nel mondo, il costo totale dell’insicurezza delle risorse idriche sull’economia globale è stimato in 500 miliardi di dollari all’anno. Se a questo dato si aggiunge l’impatto ambientale, la cifra cresce ulteriormente fino ad arrivare all’1% del prodotto interno lordo globale. A livello mondiale, circa il 90% delle acque reflue finisce nell’ambiente senza alcun tipo di trattamento. E questo mentre oltre 923 milioni di persone al mondo non hanno accesso a fonti sicure di acqua potabile, 2,4 miliardi soffrono l’assenza di strutture igienico-sanitarie adeguate, un bambino su cinque con meno di 5 anni muore prematuramente ogni anno per malattie legate all’acqua, e quasi il 40% della popolazione mondiale convive con il problema della scarsità delle risorse idriche, percentuale che potrebbe crescere fino a raggiungere il 66% della popolazione mondiale entro il 2025, ovvero i due terzi. Inoltre, circa 700 milioni di persone vivono in aree urbane senza servizi igienico-sanitari sicuri.

“C’è un’assoluta necessità di aumentare la sicurezza dell’acqua per affrontare le sfide a cui ci mettono di fronte i cambiamenti climatici e l’impatto umano sull’ambiente – ha dichiarato il Presidente del Consiglio Mondiale dell’Acqua Benedito BragaDobbiamo agire ora per raggiungere l’Obiettivo Globale di Sviluppo Sostenibile numero 6: garantire accesso all’acqua sicura e a strutture igienico-sanitarie adeguate a tutto il pianeta entro il 2030. Serve un impegno del più alto livello per fare sì che ogni villaggio e città nel mondo possano attingere a fonti di acqua pulita”.

 

In Italia la Conferenza sui fiumi

Giornata mondiale dell'acqua, iniziative in tutto il mondoL’Italia lancia una nuova iniziativa per la tutela dell’acqua. «Entro la fine dell’anno l’Italia si farà promotrice e ospiterà una Conferenza sui fiumi del mondo che unisca nella tutela, nella valorizzazione e nello scambio di esperienze i corsi d’acqua più importanti del pianeta». Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente Galletti alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Acqua. In vista di questa Conferenza sarà lanciato il progetto Aquamadre: «un nuovo brand riconosciuto a livello internazionale nel quale canalizzare le iniziative del ministero volte a diffondere una nuova cultura dell’acqua», continua Galletti.

E oggi a Roma si terrà la Conferenza nazionale sulle acque, organizzata dalla presidenza del Consiglio. Un incontro per fare il punto sullo stato del patrimonio idrico nazionale. “Il team di esperti dell’Istat e dell’Ispra – spiega Erasmo D’Angelis, coordinatore di #italiasicurapresenterà il più aggiornato e completo rapporto sul nuovo bilancio idrologico e idrico nazionale. Sapremo quanta risorsa abbiamo e in quali aree del Paese, quanta ne utilizziamo nei vari settori, lo stato ecologico delle acque in relazione alla depurazione”.

 

Il gap italiano

Utilitalia, federazione che riunisce 500 imprese di servizi pubblici e tra i promotori della Conferenza, ricorda che nel nostro paese scontiamo ancora un pesante gap infrastrutturale rispetto al contesto europeo. Acquedotti vecchi, il 60% delle infrastrutture è stato messo in posa oltre 30 anni fa e il 25% di queste supera i 50 anni. Depurazione assente per l’11% dei cittadini, che significa danni per l’ambiente, per i fiumi e per i laghi e sanzioni europee comminate all’Italia (tre contenziosi che la Commissione UE ha avviato nei confronti dell’Italia, per mancati adempimenti alla direttiva 91/271/UE). Due condanne da parte della Corte di Giustizia Europea (la C565-10 e la C85-13) e l’avvio di una nuova procedura di infrazione (procedura 2014-2059). Seppure con gravità diverse e sanzioni differenziate, sono colpiti 931 agglomerati urbani, concentrati nel Mezzogiorno e nelle isole.

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