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La Giordania si impegna sui cambiamenti climatici

Il governo rompe gli indugi, presentando una proposta per mitigare i cambiamenti climatici che investe emissioni, rinnovabili, mobilità e riciclo

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(Rinnovabili.it) – Anche il Medio Oriente si preoccupa dei cambiamenti climatici. Ieri, infatti, L’ONU ha accolto il primo piano per la riduzione delle emissioni (INDC) di una nazione appartenente a quest’area del mondo. Si tratta del Regno di Giordania, che ha promesso un taglio della CO2 pari all’1.5% entro il 2030 rispetto a uno scenario business as usual. Non c’è da spellarsi le mani in applausi per uno sforzo piuttosto conservativo, che vedrà comunque crescere in valore assoluto, e non diminuire, le emissioni attuali. Resta aperta la questione del sostegno internazionale che dovrebbe essere garantito tramite il Fondo verde per il Clima: con quel denaro, il target potrebbe alzarsi fino al 14%.

Il Paese sostiene di dover affrontare problemi di sicurezza energetica a causa di un improvvisa crescita della sua popolazione, che ritiene in parte dovuta ad un afflusso di profughi in fuga dalla guerra civile della vicina Siria. La domanda di energia elettrica, secondo il governo, cresce del 5.3% l’anno. La Giordania, 6 milioni di abitanti, attualmente importa il 97% dell’energia, e ha modulato il suo INDC in funzione di un aumento delle fonti energetiche domestiche, anche rinnovabili. Si è data l’obiettivo di coprire l’11% del suo fabbisogno con fonti pulite entro il 2025, in particolare sfruttando idroelettrico, eolico e fotovoltaico.

 

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Il Paese tenterà di migliorare anche l’efficienza energetica del 20% entro il 2020, utilizzando una serie di strategie: solare termico per il riscaldamento dell’acqua, implementazione di normative per il green building nel settore pubblico e lancio di un nuovo Fondo per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica.

La Giordania non ha dimenticato nemmeno la mobilità sostenibile: ad esso è dedicato un programma di investimenti per migliorare il sistema di trasporto pubblico, compresa la crescita di quello ferroviario, che attualmente ha una sola linea passeggeri. L’obiettivo è far viaggiare il 25% dei pendolari sui mezzi pubblici entro il 2025.

Per quanto riguarda l’economia circolare, la nazione si impegna a riciclare almeno il 40% dei rifiuti solidi entro il 2025, mentre in tema di foreste dichiara di rinfoltire il 25% delle aree forestali nelle zone più aride della rain belt.