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Gestione RAEE: l’Italia guida la certificazione europea degli impianti

Ecodom, Ecolight, ERP Italia, RAEcycle e Remedia hanno aderito al progetto WEEELABEX con l'obiettivo di creare un network di eccellenza garantito e certificato in tutta Europa

Gestione RAEE: l’Italia guida la certificazione europea degli impianti(Rinnovabili.it) – L’Italia è in prima fila nella gestione RAEE. Una posizione conquistata grazie WEEELABEX, progetto co-finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma Life+ e nato per far fronte alle problematiche operative dettate dall’adeguamento alla Direttiva Europea 2002/96/EC. Effettivo da Maggio 2011, WEEELABEX ha dato vita ad uno strumento di controllo del mercato dei rifiuti tecnologici attraverso un processo di miglioramento della qualità del trattamento dell’e-waste. Ma soprattutto ha posto le fondamenta per una uniformità di valutazione e di giudizio per tutti gli impianti e risultati condivisi tra i Sistemi Collettivi, attraverso nuovi standard di qualità per la raccolta, il trasporto e il trattamento.

 

A livello nazionale, al progetto hanno aderito Ecodom, Ecolight, ERP Italia, RAEcycle e Remedia, cinque consorzi che gestiscono complessivamente oltre l’80% dei rifiuti elettronici. Il risultato di questa scelta oggi si tocca con mano: degli 82 gli impianti che in Europa hanno avviato il processo di certificazione, il 30% riguarda strutture italiane. In altre parole in meno di un anno – in Italia ha mosso i primi passi nell’aprile 2014 – siamo diventati la nazione europea con il maggior numero di impianti accreditati WEEELABEX

Inoltre il progetto si è rivelato finora decisamente positivo: gli auditors – formati nell’ambito della WEEELABEX Organisation – hanno formulato valutazioni positive: sono stati innalzati gli standard di trattamento e si sta procedendo verso una maggiore uniformità delle condizioni operative e una sempre maggiore consapevolezza e garanzia di eccellenza lungo tutta la filiera.

 

Nel corso del 2015 non solamente si chiuderanno i processi ancora aperti e verranno effettuati audit, ma saranno coinvolti nuovi impianti. L’obiettivo dei cinque consorzi italiani è quello di arrivare a creare un network di eccellenza garantito e certificato in tutta Europa; una rete che rappresenterà anche per gli impianti il riconoscimento di un impegno verso il miglioramento continuo e visibile a livello europeo.