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Gestione della costa: presentato l’atlante Gis dell’Adriatico

Carta di Bologna, avviato il documento preliminare della. L'assessore Gazzolo: "Gettato un ponte per il futuro comune dell'Adriatico"

EmiliaPresentato oggi a Bologna il primo atlante Gis per l’Adriatico, strumento tecnico che consentirà una più efficace attuazione delle politiche di gestione integrata delle zone costiere e di pianificazione spaziale e marittima. “Si tratta di un sistema informativo particolarmente rilevante”, afferma l’assessore regionale alla sicurezza territoriale Paola Gazzolo. “Fornisce una fotografia attuale degli aspetti naturalistici e degli usi del mare, dai trasporti alla pesca, al turismo: una mappa che si rivelerà particolarmente necessaria per programmare il futuro utilizzo di questa importante risorsa e contribuire a risolvere gli eventuali conflitti tra i vari portatori di interesse”.

La presentazione dell’atlante è stata fatta nell’ambito degli appuntamenti che si sono svolti tra giovedì 20 febbraio e venerdì 21 nella sede della Regione. Ieri, in particolare, si è tenuto l’avvio del Tavolo di coordinamento della Carta di Bologna, mentre oggi la conferenza conclusiva del progetto comunitario Shape. “Queste due giornate europee gettano un ponte sull’Adriatico, portando in dote risultati concreti per il futuro sostenibile delle coste, dell’economia e delle comunità dell’area Adriatico-Ionica e dell’intero Mediterraneo”, sottolinea Gazzolo.
Filo conduttore delle iniziative: la collaborazione tra le amministrazioni regionali costiere per la condivisione di conoscenze, la definizione di una strategia comune di difesa e gestione integrata dei litorali e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
“Le problematiche e le sfide relative alla fascia marina e costiera travalicano, per loro stessa natura, i confini amministrativi o politici”, conclude l’assessore. “La cooperazione, non solo tra partner europei ma all’interno dell’intero bacino mediterraneo, è l’unica strada da percorrere nell’obiettivo condiviso di promuovere una vera ‘crescita blu’, sostenibile, intelligente ed inclusiva, ossia capace di coniugare il rispetto e la tutela dell’ecosistema costiero con lo svolgimento delle attività economiche e sociali che fanno dei litorali e del mare pilastri importanti per la vita delle nostre comunità”.

Il Tavolo di coordinamento
Il Tavolo di coordinamento della Carta di Bologna ha avviato il dibattito per la redazione, entro il prossimo ottobre, del Documento preliminare del macro-progetto previsto dalla Carta stessa, da finanziare nel prossimo settennato di programmazione dei fondi strutturali europei. L’obiettivo è costruire un piano di azioni e interventi per l’adattamento delle zone costiere ai cambiamenti climatici.
Tra i principi guida del documento preliminare: lo sviluppo delle conoscenze e delle capacità di monitoraggio dei fenomeni marino-costieri che minacciano la sicurezza dei territori, la gestione integrata delle coste e dello spazio marittimo, il sostegno alla progettazione e alla realizzazione di interventi strutturali per la difesa dei litorali e la valorizzazione della cooperazione fra le amministrazioni, la comunità scientifica, il sistema delle imprese e i diversi portatori di interesse.
“Quello compiuto – afferma l’assessore Gazzolo – è il primo passo operativo. Il lavoro da svolgere è ancora tanto, ma posa su solide basi. Quelle delle competenza, delle buone prassi e della cooperazione, su cui si fonderanno le future politiche comuni delle 20 amministrazioni che aderiscono alla Carta di Bologna”.
Il progetto Shape
L’atlante Gis per l’Adriatico rappresenta uno dei risultati principali raggiunti dal progetto comunitario Shape a cui la Regione Emilia Romagna ha partecipato come capofila insieme ad altri 12 partner europei e che si è svolto nel triennio 2011-2013.
Tra gli ulteriori esiti di Shape: lo studio per l’individuazione della fascia di non edificabilità lungo la costa basato su casi concreti relativi alle varie regioni che hanno partecipato al progetto; lo sviluppo di un modello per ottimizzare le politiche di gestione integrata delle zone costiere e renderle conformi alle norme europee in materia e la predisposizione di una metodologia per l’avvio della pianificazione dello spazio marittimo dell’Adriatico, attualmente assente.