(Rinnovabili.it) – All’Università di Milano Bicocca sbarca la gestione intelligente dei rifiuti. Via i cestini da tutti gli uffici e spazi comuni dell’ateneo per lasciare il posto a vere e proprie isole ecologiche dove la raccolta sarà monitorata in maniera digitale. E’ infatti questo il cuore del nuovo sistema di gestione rifiuti con cui la Bicocca punta a portare la differenziata a quota 70%. Una best practies che sarà possibile solo grazie alla collaborazione del Centro di Ricerca POLARIS del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra conla Direzione generale e l’area Risorse immobiliari dell’Ateneo che si occupa della gestione logistica del Campus.
Nel dettaglio l’iniziativa, a cui hanno collaborato Amsa e i consorzi Comieco, Corepla, CoReVe e CiAl – istallerà su ogni piano isole ecologiche per conferire vetro, plastica e indifferenziato, dotate di QR code affinché gli stessi utenti posano monitorarle con l’applicazione mobile PolApp; negli uffici rimarrà invece il solo cestino per la carta. L’app, sviluppata dal Geomatic Laboratory del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra, invierà “alert” sulla correttezza della differenziazione dei rifiuti e sul livello di riempimento. Inoltre il Campus installerà anche 40 erogatori di acqua potabile filtrata liscia e gassata fornendo a studenti e personale, gratuitamente, borracce in acciaio, ricaricabili agli erogatori, con una conseguente riduzione del 30 per cento del numero di bottigliette di plastica e del 30 per cento delle emissioni di CO2.
“Il sistema di gestione dei rifiuti – hanno spiegato Marina Camatini, presidente del centro POLARIS, Giacomo Magatti e Massimiliano Rossetti, ricercatori del centro POLARIS – […] rappresenta l’evoluzione del sistema in atto e intende migliorare sensibilmente la raccolta differenziata. Il coinvolgimento del personale e degli studenti è sicuramente la mossa vincente che consentirà di conseguire un sensibile miglioramento e di raggiungere gli obiettivi che si propone il progetto “Carbon Management“, in atto come accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente”.