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La Germania propone mezzi pubblici gratuiti nelle città più inquinate

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(Rinnovabili.it) – La Commissione Europea sta attualmente valutando le misure anti smog proposte dai nove Paesi che non hanno rispettato la normativa comunitaria sulla qualità. Bruxelles si è data tempo fino a metà marzo per valutare i documenti nazionali che dovrebbero contenere le nuove strategie per ridurre l’inquinamento atmosferico. Tra i nove sorvegliati speciali, oltre all’Italia (leggi anche Le promesse di Galletti sullo smog basteranno a evitare la multa?), c’è anche la Germania dove l’ossido di azoto (NO2) continua ad accendere allarmi in oltre 90 città.

Tra le contromisure che il governo tedesco potrebbe mettere in campo fa capolino l’idea di rendere gratuiti i mezzi di trasporto pubblico nelle città con i più alti livelli d’inquinamento atmosferico. Lo rendono noto alcune agenzie di stampa venute a conoscenza della lettera inviata al commissario europeo per l’ambiente Karmenu Vella e firmata dal ministro dell’ambiente Barbara Hendricks, quello dell’agricoltura, Christian Schmidt, e dal capo della Cancelleria, Peter Altmaier.

 

Nel dettaglio, la missiva conterrebbe diverse misure, come le più convenzionali scelte di introdurre zone urbane a basse emissioni, nuovi incentivi per la mobilità elettrica o il retrofit dei veicoli tradizionali. Ma a far discutere è soprattutto la proposta inerente il trasporto pubblico. Secondo quanto rivelato dall’agenzia di stampa tedesca, il governo federale si sarebbe detto pronto a sostenere finanziariamente quelle amministrazioni locali disposte a offrire gratuitamente i mezzi pubblici. L’obiettivo sarebbe ovviamente quello di disincentivare o diminuire la quota di traffico privato, ma l’idea è stata accolta con immediate critiche da parte dall’Associazione delle società di trasporto (VDV), che ha evidenziato come le compagnie di trasporto generino attualmente circa la metà del loro fatturato attraverso la vendita di biglietti. “Siamo molto scettici su questo piano”, ha detto un portavoce. “Alla fine, sarà il contribuente a doverlo finanziare”.

 

I firmatari della missiva hanno annunciato che testeranno queste misure in cinque città – Bonn, Essen, Herrenberg, Reutlingen e Mannheim – prima di replicare quelle con maggior successo anche a tutti gli altri centri abitati.

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