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La Germania mette al bando il glifosato a partire dal 2023

Il Consiglio federale tedesco ha approvato un programma di abbandono del controverso agente chimico diffuso in erbicidi e diserbanti: una decisione che potrebbe accelerare il processo di messa al bando dell'intera Ue

Germania bando glifosato
Credit maxmann / pixabay

Lo scorso luglio, già l’Austria aveva approvato una proposta di Legge per vietare l’uso del glifosato entro il 2020

 

(Rinnovabili.it) – La Germania vieterà l’uso dei prodotti a base di glifosato a partire dal 31 dicembre 2023: la misura è stata inserita nel “Programma d’azione per la protezione dagli insetti” approvato dal Consiglio federale tedesco. Una decisione che influirà inevitabilmente sulla posizione dell’Unione europea, chiamata a rivedere la concessione all’uso del glifosato su suolo comunitario a dicembre 2022.

 

Il programma tedesco prevede forti limitazioni già a partire dal prossimo anno: i diserbanti a base di glifosato dovrebbero essere vietati in serre, aree pubbliche, parchi, mentre per i coltivatori sono previste stringenti restrizioni. L’obiettivo è quello di ridurre del 75% la diffusione dei prodotti a base di glifosato entro metà 2023 per favorire il completo abbandono dall’inizio dell’anno successivo.

 

La misura governativa arriva a poche settimane di distanza dall’annuncio della Deutsche Bahn, la compagnia pubblica che gestisce la rete ferroviaria tedesca, che programma di dimezzare entro il 2020 il consumo di diserbanti a base di glifosato per liberare rotaie e traversine dalle erbe infestanti.

 

Lo scorso giugno, il Governo austriaco ha proposto un disegno di Legge (approvato il mese successivo) per vietare i prodotti a base di glifosato a partire dal 2020. Nella stessa direzione si sono mossi anche 20 sindaci francesi che hanno proibito i diserbanti contenenti il discusso agente chimico nelle proprie municipalità, mentre lo scorso marzo, l’ormai ex Ministro dell’Ambiente francese De Rugy aveva prospettato il bando dei prodotti fitosanitari a base di glifosato entro il 2020.

 

L’Unione europea ha approvato l’uso dei diserbanti a base di glifosato fino alla fine del 2022, quando la concessione comunitaria verrà ridiscussa anche alla luce dei report scientifici forniti e collezionati grazie all’attività di un pool di esperti selezionati da 4 Paesi Ue, che da pochi mesi hanno sostituito proprio la Germania come principali referenti dell’Unione in materia.

 

Classificato come probabilmente cancerogeno dall’OMS nel 2015, il glifosato è ormai da anni al centro di un dibattito scientifico e legale: negli Stati Uniti, diverse sentenze di tribunali federali hanno condannato più volte la Monsanto, l’azienda che produce diserbanti a base di glifosato dagli anni ’40 acquisita nel 2018 dalla tedesca Bayer, a risarcire utenti colpiti da patologie neoplastiche a seguito del prolungato utilizzo del Roundup, uno degli erbicidi a base di glifosato più diffusi al mondo.