Gazprom, Coal India, Glencore sul podio dei più grandi emettitori energetici. Lo rivela un nuovo rapporto che avverte: “A loro il compito di una rivoluzione energetica low carbon”
(Rinnovabili.it) – Un terzo di tutte le emissioni di gas serra attribuite all’uomo sono originate da sole 32 società energetiche. A rivelare i nomi dei maggiori emettitori al mondo sono la Thomson Reuters e la BSD Consulting, società di consulenza sulla sostenibilità, co-autrici del report “Global 500 greenhouse Gas: The Fossil Fuel Energy Sector”. Nelle pagine del documento si approfondisco alcune questioni sorte in seguito alla pubblicazione della prima edizione del rapporto. Nel 2014 infatti gli autori avevano analizzato le performance delle 500 più grandi aziende al mondo per il periodo 2010-2013 rivelando che ad esse erano imputabili miliardi e miliardi di tonnellate di CO2. Per ottenere questo risultato lo studio aveva, per la prima volta, calcolato le emissioni indirette derivanti dall’uso dei prodotti finali delle società (per le compagnie energetiche parliamo pertanto della combustione ad opera di terzi di gas, petrolio e carbone); dati normalmente esclusi dai conteggi aziendali sul carbonio, che si basano invece esclusivamente sugli inquinanti rilasciati durante le operazioni aziendali.
Ma per gli autori del rapporto è importante che nel calcolo del carbonio finisca anche la voce “uso finale dei combustibili fossili”: scopriamo così che Gazprom è oggi il più grande emettitore al mondo con un totale di ben 1.260 milioni di tonnellate di gas serra rilasciate nel 2013, più o meno equivalente alle emissioni annuali del Giappone. Al secondo posto, Coal India con i suoi 820 milioni di tonnellate, seguita nella top ten dalla svizzera Glencore, dalla cinese Petrochina, dalla russa Rosneft, dall’olandese Royal Dutch Shell e dalla statunitense Exxon Mobil. Nel complesso, le emissioni da parte delle 32 imprese energetiche valute nel documento, rappresentato 11,7 miliardi di tonnellate di gas serra, pari al 31 per cento del totale mondiale nel 2013. “L’impronta è sconcertante […] ma l’obiettivo generale di questo rapporto è quello di creare trasparenza” sulle fonti di emissioni, spiega l’autore Tim Nixon. “Questo non è un semplice esercizio per sbandierare nomi e fatti”, ha aggiunto il co-autore John Moorhead, amministratore delegato di BSD Consulting, “Si tratta di società che forniscono servizi energetici vitali per l’economia globale. E sono anche le aziende che possono assumere leadership nella prossima generazione di energia a basso tenore di carbonio”.