OGM, pacchetto clima energia, direttiva imballaggi, emissioni marittime: questi i punti sull’agenda verde dell’Italia per il suo semestre di presidenza europea
(Rinnovabili.it) – Nella staffetta comunitaria che vede i Ventotto avvicendarsi alla presidenza del Consiglio UE, a partire da luglio il testimone toccherà all’Italia. Al timone europeo per i prossimi sei mesi, al Belpaese toccherà un compito non facile, ma al tempo stesso decisivo per il futuro ambientale del Vecchio Continente. Ed è proprio di questo futuro e di quella che sarà l’agenda verde italiana fino al prossimo dicembre, che il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha discusso oggi a Lussemburgo. Galletti ha presentato in anteprima ai suoi ventisette colleghi le linee programmatiche del semestre di presidenza italiana per i temi di cui il suo dicastero è competente, puntando i riflettori su due elementi: crescita verde e occupazione.
“Oggi le priorità per l’Italia sono crescita economica e occupazione, che per noi significa “crescita verde” che genera nuova occupazione duratura. Sono convinto infatti che se c’è un “decoupling” che l’Europa deve perseguire, disaccoppiando la crescita economica dal consumo di risorse naturali, ce n’è un altro che deve chiudersi: la separazione culturale e di strategie fra sviluppo tout court e sviluppo sostenibile, fra green economy ed economy”, ha commentato Galletti.
IL FUTURO A BREVE E MEDIO TERMINE Il processo di sviluppo dell’economia verde, l’unico a parere del ministro a poter assicurare lo sviluppo e la crescita occupazionale, deve però essere accompagnato anche con “politiche di sistema”; e saranno proprio quest’ultime al centro dell’incontro ministeriale informale dei ministri dell’ambiente fissato per il 16 luglio a Milano in cui si discuterà della revisione della Strategia 2020. “Una strategia che non può limitarsi all’indicazione di target di riduzione delle emissioni. Vanno piuttosto indicate politiche coerenti che facciano dell’uso efficiente delle risorse naturali e dei materiali impiegati nei processi produttivi”.
Uno sguardo al presente, ma anche uno al futuro perché sul piatto c’è una grande sfida: il pacchetto clima-energia 2030. La rapida definizione del futuro quadro legislativo europeo in materia di clima ed energia è fondamentale in vista dei grandi negoziati ONU (Lima prima e Parigi nel 2015) e la speranza di Galletti è che si possa puntare a una risoluzione al Consiglio europeo di ottobre.
I DOSSIER LEGISLATIVI SUL CLIMA Lo impegno della Presidenza italiana sarà quello di finalizzare il regolamento sul monitoraggio, la rendicontazione e la verifica delle emissioni dal trasporto marittimo, proseguendo il lavoro già svolto dalla Presidenza greca. “Lavoreremo inoltre sulla proposta relativa alla riserva stabilizzatrice del mercato, che riteniamo importante per rafforzare da subito l’ETS, con l’obiettivo di progredire il più possibile.”
Nell’agenda fanno capolino la modifica della direttiva imballaggi, in merito alla questione relativa ai sacchetti di plastica, “con l’obiettivo di concludere un accordo con il Parlamento europeo durante il semestre di Presidenza”. Il ministro ha esplicitato anche l’intenzione di proseguire il percorso avviato dalla Presidenza Greca sul dossier OGM e far avanzare ulteriormente il pacchetto sulla qualità dell’aria; le forze saranno dedicate in particolare sulla direttiva sulle emissioni degli impianti di combustione di dimensioni medie, sulla quale, le speranze sono di giungere ad un accordo nel mese di dicembre.
”Si tratta di un programma intenso e ricco. Ambizioso anche […] Abbiamo la passione, la forza per farlo. L’Impegno dell’Italia sarà massimo per questo obiettivo”.