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G20: tolti riferimenti alla finanza climatica sotto le pressioni USA

La Germania preme per un prezzo del carbonio globale. Ma ogni discorso sul clima è rimandato al G20 dei capi di governo che si terrà in luglio ad Amburgo

G20: tolti riferimenti alla finanza climatica sotto le pressioni USA

 

(Rinnovabili.it) – La due giorni di Baden Baden ha confermato ancora una volta la ritrosia del G20 nei confronti delle questioni climatiche. Il forum dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali si è chiuso cancellando gli unici passi avanti raggiunti lo corso anno sotto a presidenza cinese, ossia concedere uno spazio negli intenti finali alla finanza climatica. Qualsiasi questione ambientale è rimandata al G20 dei capi di governo che si terrà in luglio ad Amburgo, con la speranza di trovare un minimo consenso sulle proposte dell’attuale presidenza, quella tedesca.

 

Berlino preme per un prezzo globale del carbonio, ma la strada si presenta in salita. All’opposizione storica, rappresentata da paesi come l’Arabia Saudita, si è aggiunto quest’anno il governo Trump, assestando un duro colpo ai colloqui in tema ambientale.  Il ministro alle finanze tedesco Thorsten Herdan, cerca di rimanere ottimista. Per Herdan riuscire a concordare un prezzo sul carbonio è un obiettivo possibile nonostante il nuovo scetticismo climatico della Casa Bianca. “La possibilità di ottenere un carbon price è più realistico oggi di quanto lo fosse prima del vertice di Parigi 2015”.

 

Intanto dalla dichiarazione finale del vertice di Baden Baden, è stato cancellato qualsiasi riferimento ai programmi di finanziamento per la lotta contro il cambiamento climatico. “Per il momento la questione del climate change è fuori”, ha affermato alla Reuters, un funzionario chiudendo di rimanere anonimo.

Nell’ultimo incontro, quello a Hangzhou lo scorso settembre, gli unici sviluppi si erano proprio sul fronte finanziario. Il testo finale del vertice aveva riconosciuto per la prima volta la necessità di scalare la finanza verde, accogliendo il  rapporto del G20 Green Finance Study Group (GFSG), contenente una serie di raccomandazioni politiche progettate per aumentare il flusso monetario nei progetti di decarbonizzazione. L’agenda si limita a riaffermare l’impegno assunto da tutti i membri del G20 a Parigi nel 2015 per mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto di 2 ° C e di perseguire gli obiettivi globali delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. L’attesa è dunque tutta spostata all’incontro di luglio, ma visti la tradizione di impegni vuoti presi negli anni dalle venti potenze è difficile pensare a reali passi avanti.