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Galapagos, c’è preoccupazione per una fuoriuscita di petrolio

Fuoriuscita di petrolio
Credits: 4606510 da Pixabay

Dichiarate patrimonio Unesco, le Isole Galapagos tremano per una fuoriuscita di petrolio sulla costa di San Cristobal.

 

(Rinnovabili.it) – Una chiatta con a bordo circa 600 litri di greggio è affondata domenica scorsa vicino alle Isole Galapagos, provocando una fuoriuscita di petrolio. Secondo le informazioni riportate da Reuters, l’incidente sarebbe avvenuto a causa del crollo di una gru durante lo scarico merci sul molo La Predial di San Cristobal, l’isola più orientale dell’arcipelago delle Galapagos.

 

La gru stava sollevando un container trasportato dalla chiatta, il quale conteneva un generatore di elettricità, caduto poi sulla nave. Secondo quanto dichiarato dalle autorità ecuadoregne, il generatore sarebbe la fonte del petrolio disperso in acqua. A causa dell’incidente, inoltre, una persona è rimasta ferita.

 

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Situate a circa 1.000 chilometri dall’Ecuador continentale, le Isole Galapagos ospitano una varietà di flora e fauna talmente varia da aver ispirato la teoria dell’evoluzione di Charles Darwin nel 1835. Le isole, che sono incluse nella lista dei patrimoni mondiali dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO), sono state dichiarate a rischio nel 2007, dopo che la crescita della popolazione, la pesca e il turismo hanno contribuito a mettere in serio pericolo le risorse naturali e la biodiversità.

 

La Marina dell’Ecuador, insieme alle autorità del Parco Nazionale delle Galapagos, ha posto delle barriere intorno alla chiatta per il contenimento della fuoriuscita di petrolio che, secondo l’Ufficio del procuratore generale, “potrebbe aver causato gravi effetti sull’ecosistema sensibile di questa area protetta”. Il ministro dell’Ambiente dell’Ecuador, Raul Ledesma, ha dichiarato che la situazione è sotto controllo, ma ha aggiunto che le autorità sono comunque “molto preoccupate”.

 

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Ledesma ha inoltre aggiunto che delle iguane e dei leoni marini sono stati visitati a seguito dell’incidente, ma ha sottolineato che non sono stati segnalati effetti negativi sulla loro salute. “Siamo molto preoccupati per il lavoro di recupero dei serbatoi”, ha dichiarato il ministro, “perché potrebbe esserci un’ulteriore fuoriuscita se le operazioni di recupero non saranno eseguite in modo efficiente e rapido”.

 

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