Secondo un nuovo studio statunitense pubblicato su Nature, i modelli climatici globali dovrebbero tenere in conto anche l'attività di minuscoli funghi nei calcoli dei cicli di carbonio
La capacità dei microbi di gassificare il carbonio dipende in gran parte dalla quantità di azoto presente nel terreno. In questo contesto, i ricercatori hanno evidenziato che diversi tipi di funghi che colonizzano le radici degli alberi permettono alle piante di competere con i microbi per l’azoto disponibile, riducendo così la quantità di CO2 rilasciata nell’atmosfera. “Un impatto che non è mai stato pienamente considerato fino ad ora”. I funghi a cui corrispondono controlli maggiori o minori sul ciclo globale del carbonio sono quelli del gruppo delle ecto-ericoidi micorrize (EEM): quando le piante si uniscono all’EEM trattengono il settanta per cento di carbonio in più per unità di azoto delle piante connesse ai micorrizici arbuscolari (AM).