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Fulmini a ciel sereno per il riciclo del calcestruzzo

(Rinnovabili.it) – Ogni anno vengono prodotti diversi miliardi di tonnellate di macerie edili a livello mondiale, ma ancora oggi un efficace sistema di recupero del calcestruzzo non esiste. Solo in Germania la quantità di rifiuti da costruzione nel 2010 è stata pari a quasi 130 milioni di tonnellate. Preoccupati dall’ingente flusso di rifiuti i ricercatori dell’istituto tedesco Fraunhofer stanno tentando di mettere a punto un nuovo metodo di riciclaggio che prevede l’impiego dei fulmini per rompere le miscele cementizie nei suoi componenti base.

 

Il metodo attuale prevede di distruggere il calcestruzzo producendo enormi quantità di polvere. Nel migliore dei casi, i frammenti di ghiaia e pietrisco vengono recuperanti nel rivestimento stradale. “Si tratta didowncycling”, spiega il ricercatore Volker Thome, ovvero del riutilizzo di materie prime, la cui qualità si deteriora da processo a processo. D’altra parte, se fosse possibile separare gli inerti dalla miscela legante, la ghiaia potrebbe facilmente essere riutilizzata come aggregato in un nuovo cemento. Per raggiungere questi obiettivi Thome sta studiando un processo che gli scienziati russi svilupparono nel 1940 per sperimentarlo sul ghiaccio: la frammentazione elettrodinamica. Ricreando in laboratorio una vera e propria tempesta di fulmini controllata e sottoponendovi le macerie calcestruzzo i ricercatori sono riusciti a ripartirlo nelle sue componenti individuali.

 

“La forza di questa onda di pressione è paragonabile ad una piccola esplosione” sostiene Thome. “Il calcestruzzo viene così spezzato e scomposto nelle sue componenti di base”. L’impianto di frammentazione sperimentale realizzato al Fraunhofer, è attualmente in grado di elaborare una tonnellata di rifiuti cementizi all’ora. “Per lavorare in modo efficiente, il nostro obiettivo è raggiungere una velocità di almeno 20 tonnellate l’ora”.

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