(Rinnovabili.it) – Pensare a Fukushima non fa venire di certo in mente progetti di sostenibilità ambientale. La prefettura danneggiata dal terremoto e dallo tsunami del 2011 continua a far parlare di sé a causa dei recenti sversamenti in mare di acqua contaminata proveniente da una falla evidenziata in uno dei serbatoi della centrale nucleare, anche se stavolta il territorio pare sia nelle mire di un nuovo progetto green.
Ad interessare è la cittadina costiera di Minamisoma dove i terreni agricoli contaminati stanno per trovare una nuova destinazione d’uso. Inutilizzabili a causa dell’elevata presenza di sostanze tossiche, gli spazi agricoli potrebbero diventare presto la sede di impianti energetici che produrranno elettricità sfruttando fonti rinnovabili.
Per adesso il Renewable Energy Village (REV), in via di formazione, vanta circa 120 moduli fotovoltaici la cui produzione viene venduta ad una utility locale. In contemporanea si stanno per ottenere le necessarie autorizzazioni per l’istallazione di turbine eoliche su terreni contaminati, probabilmente accompagnate anche dalla realizzazione di un osservatorio astronomico. Per sfruttare al meglio i terreni all’interno del progetto è stata pensata la coltivazione di colza al di sotto delle strutture che reggono i moduli solari. Le iniziative, accolte con favore dal governo, sono state finanziate per sostenerne la realizzazione e i proventi delle colture e della vendita di energia saranno ulteriormente reinvestiti nel progetto nella speranza che altri agricoltori seguano il virtuoso esempio.
“Le persone evacuate dalle zone più vicine alla centrale hanno rinunciato a coltivare di nuovo i loro campi”, dice il leader del progetto Ryozo Hakozaki. “Potrebbe sorgervi un parco di divertimenti, ma stiamo cercando di mostrare loro ciò che il futuro potrebbe riservargli. Attraverso il progetto siamo in grado di proteggere i terreni agricoli e le comunità, e con due entrate parallele creare una maggiore prosperità rispetto a prima dei disastri” ha specificato il presidente del progetto REV Sohei Takahashi.