Aumenta il livello delle radiazioni a Fukushima. Tra le proposte per contenere l'emergenza la costruzione di un muro di ghiaccio isolante che impedirà il miscelamento dell'acqua contaminata con l'acqua sotterranea
(Rinnovabili.it) – Continuano le perdite radioattive nel serbatoio della centrale nucleare Daiichi di Fukushima. Rimane alto il livello di allarme e mentre le autorità controllano costantemente l’entità delle fuoriuscite il governo Giappone si sta preparando ad intervenire per contribuire a contenere i danni. Le ultime analisi hanno rivelato dati preoccupanti: dai 1.800 millisievert/h di inizio settimana le radiazioni avrebbe raggiunto e superato quota 2.200 mSv/h.
Ma una buona notizia c’è, nonostante le preoccupazioni per il futuro a far sperare è una dichiarazione dell’Autorità di Regolamentazione Nucleare che vista l’alta componente di raggi beta registrata nella centrale di Fukushima ha suggerito di bloccarne la fuoriuscita apponendo fogli di alluminio intorno al serbatoio danneggiato, che oltre a rilasciare acqua contaminata nell’oceano ha condutture e tubi danneggiati che stanno inquinando anche il terreno circostante. Tra le misure di emergenza quella che al momento cattura l’interesse generale è la costruzione di un muro di ghiaccio sotterraneo per il contenimento delle acque radioattive, in modo da evitarne la miscelazione con le acque sotterranee. Al momento i funzionari stanno portando avanti gli studi di fattibilità per la realizzazione del muro, il cui completamento è stato azzardato per marzo 2015 con una spesa stimata di 470 milioni di dollari. Consapevole della preoccupazione generale il primo ministro, Shinzo Abe ha confermato l’impegno del governo, ora “in prima linea” per risolvere il problema.