Fino a 120 tonnellate di liquami contaminati potrebbero essere fuoriusciti da un serbatoio della centrale nucleare giapponese
(Rinnovabili.it) – Non finiscono i guai per la centrale nucleare di Fukushima. Secondo quanto riferito da un portavoce Tokyo Electric Power Co (TEPCO), la società che gestisce l’impianto, uno dei sette serbatoi sotterranei impiegati per raffreddare i reattori avrebbe perso ben 120 tonnellate di acqua contaminata. La società elettrica deve ancora scoprire la causa ma ha rapidamente minimizzato i possibili rischi connessi all’ingente perdita. “Stiamo trasferendo l’acqua residua dal serbatoio in questione alle altre vasche”, hanno commentato i rappresentanti della società in conferenza stampa, aggiungendo che l’azienda ritiene improbabile che i liquami possano raggiungere il mare.
Le vasche della centrale avevano già in passato presentato dei guasti, ultimo il black-out di venerdì scorso che ha fermato per diverse ore il sistema di raffreddamento del combustibile esaurito in uno dei reattori, per circa tre ore. Le barre nucleari, anche dopo l’uso, devono essere mantenuto fredde per evitare il surriscaldamento e l’inizio di una reazione atomica autosufficiente che potrebbe portare alla fusione. Ogni giorno Fukushima produce circa 400 tonnellate di acqua contaminata con le necessarie operazioni di raffreddamento; e mentre il cesio radioattivo viene rimosso dal fluido dopo l’uso, gli altri materiali contaminanti rimangono all’interno.