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F&S: è l’efficienza a guidare gli investimenti nel settore idrico

(Rinnovabili.it) – Efficienza e innovazione sono le priorità dei 5 più grandi gestori dei servizi idrici. Questo quanto dichiarato dalla Frost&Sullivan, redattrice di un nuovo studio che evidenzia ed identifica le sette aree critiche e le ragioni per cui gli investimenti nel comparto non sono crollati e stanno diventando più intelligenti.

E’ l’efficienza il motore degli investimenti e continuerà ad esserlo, rappresentando una delle priorità chiave per i gestori dei servizi idrici creando, di conseguenza, un clima favorevole per la crescita nel settore dell’innovazione, della finanzia e per nuovi modelli di business.

I cinque più grandi mercati dei servizi idrici? Per Frost&Sullivan sono Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito, che nel 2012 hanno totalizzato quasi 50 miliardi di dollari (77.8%) della spesa CAPEX (capitale) e OPEX (operativa) in Europa, dimostrandosi quindi anche un terreno fertile per lo sviluppo e la prova delle nuove tecnologie.

 

“Capire questa regione è importante poiché le differenze (diverse realtà economiche, demografiche, politiche e sociali) aiutano a produrre trends che possono essere trasferiti a molte altre regioni. Non soltanto gli investimenti nei servizi idrici non sono crollati in questi Paesi, ma stanno diventando più intelligenti e attenti alle opportunità più sicure e interesanti in termini di ritorno,” afferma Seth Cutler, analista di Frost & Sullivan.


A fare la differenza sarà la gestione delle sostanze chimiche, la decentralizzazione dei sistemi perché in grado di riequilibrare le reti e i servizi idrici mentre il risparmio e la produzione di energia daranno priorità a innovazioni quali lo sfruttamento delle acque reflue per la produzione di energia e le pompe, che ottimizzano i consumi energetici, ai quale vanno ad affiancarsi le tecnologie Smart Water e la corretta gestione delle acque reflue.

Potenziando questi settori  si potranno nuovamente concentrare gli investimenti puntando a migliorare l’offerta e al contempo aumentando l’efficienza e la sostenibilità. “L’attuale crisi economica in Europa minaccia questa possibilità. Tuttavia, ci sono modi dinamici in cui l’industria può aumentare il proprio accesso ai capitali”, conclude Cutler.

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