Francia: le ondate di calore di giugno e luglio hanno causato 1.435 vittime
9 Settembre 2019•Tempo di lettura: 2minuti
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Secondo il Ministro della Salute francese, Agnes Buzyn, il tasso di mortalità nel periodo tra fine giugno e metà luglio sarebbe aumentato del 9,1%.
Diversi studi internazionali concordano nel collegare intensità e frequenza delle ondate di calore con il cambiamento climatico
(Rinnovabili.it) – Quasi 1.500 persone sarebbero decedute in Francia a seguito delle due distinte ondate di calore che hanno investito il centro Europa alla fine dello scorso giugno e a metà luglio: a riferirlo è stato il Ministro della Solidarietà e della Salute francese, Agnes Buzyn, intervenuta domenica ai programmi radiofonici France Info e France Inter.
Secondo i dati raccolti dal Ministero della Salute, tra giugno e luglio, sarebbero stati registrati 1.435 decessi in più rispetto alle medie del periodo, di cui oltre la metà con età superiore ai 75 anni. L’incremento di mortalità (pari al 9,1%) è stato contenuto, secondo quanto affermato da Agnes Buzyn, grazie alle contromisure adottate del Governo per scongiurare una crisi simili a quella registrata nel 2003, quando quasi 20 giorni di temperature estreme causarono circa 15 mila decessi.
Il collegamento tra il cambiamento climatico e la frequenza oltre che l’intensità delle ondate di calore è ritenuto altamente probabile sia dal World Weather Attribution (WWA) che dalla World Meteorological Organization.
Secondo la ricerca del WWA, inoltre, i cambiamenti avvenuti nelle moderne società, con particolare riferimento al progressivo invecchiamento della popolazione, potrebbero causare molte più vittime rispetto a quanto avveniva in passato.